A metà tra la categoria “libertà di informazione”, quella “futuro di internet” e il boxino morboso, con dentro Apple e iPhone, una vicenda sta molto appassionando la rete: Apple ha deciso di rimuovere dal suo Store tutte le applicazioni che abbiano a che fare con cose di sesso e pornografia, ma anche molto molto light. Se ne discute da qualche giorno – i siti hanno la chance di illustrarla con immagini di bikini e playmate, e allora anch’io – e ora dice la sua anche Phil Schiller di Apple.
“It came to the point where we were getting customer complaints from women who found the content getting too degrading and objectionable, as well as parents who were upset with what their kids were able to see”