Alessandro Bonino e Stefano Andreoli sono due blogger di lungo corso e vasta popolarità online. Tra le cose che hanno fatto in questi anni, il loro maggior successo è il blog che si chiama Spinoza, diventato il più noto contenitore online di satira in forma di battute e calembour. I creatori sono loro due più un giro di amici e collaboratori, con il supporto dei lettori. La quantità di invenzioni è ricchissima, grazie all’accessibilità del contenitore: alcune sono più deboli e prevedibili. Ma l’inevitabile tasso di volgarità gratuita è stato molto ridotto nel tempo e molte sono riuscitissime ed efficaci, frutto di vera bravura. “Pare ci sia un giornalista inglese che equivale all’unione di Vespa e Santoro. Ma solo nelle notti di luna piena”; “Tecnologia, arriva il primo televisore 3d. Finalmente potremo vedere chi c’è dietro Minzolini”; “Ex inviata del Giornale sposerà Angelo Izzo, il mostro del Circeo. “Non ho problemi col suo passato”, ha dichiarato lui”.
Dopo il saccheggio delle battute di Spinoza da parte del programma di Luca Barbareschi sul sito è comparsa una nota: “Se volete usarle, siamo contenti, però ditecelo. E pagateci, come fate coi vostri autori. Grazie”. Ma da due settimane Andreoli è stato assoldato a Tetris, e la promozione è meritata: anche se tra essere grandi autori comici e grandi interpreti comici ce ne passa, e un po’ di spettacolarizzazione televisiva, tempi giusti, eccetera, non guasterebbero. Sennò si corre il terribile rischio vignette-in-tv.
Questione Spinoza
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