Notizie che non lo erano

Tutti i quotidiani hanno dato grande spazio alla notizia per cui per una settimana “Facebook ha superato Google”: così dicevano i titoli e anche gli articoli, pur con maggiori dettagli, confermavano questa sintesi. In realtà la storia – con un suo valore – è ben diversa e meno sensazionale: il sorpasso si riferisce ai soli Stati Uniti, alle sole home page, e alle sole visite e non ai visitatori. In più, il dato non conteggia i servizi accessori di Google (Gmail, YouTube, Google Maps), né le ricerche su Google fatte non dalla home page: quelle dalle finestrelle dei browser, per esempio, che ormai usiamo con prevalenza. Il dato è interessante per la indubbia crescita di Facebook, quindi, ma è una cosa ben lontana da quello che si può chiamare un sorpasso. (Aggiungo che Repubblica ha definito il sorpasso relativo “di quattro punti percentuali”: ma si trattava dello 0,04%).
Le descrizioni delle notizie che riguardano la politica, lo sappiamo, sono ormai lontanissime tra loro a seconda della fonte di provenienza: ne abbiamo parlato la settimana scorsa rispetto alla prescrizione dell’avvocato Mills nel processo che riguardava le aziende del Presidente del Consiglio, prescrizione che per il Tg1 è diventata un’assoluzione. Ma persino giornali con meno apparenti interessi politici forniscono letture simultanee delle notizie molto lontane, soprattutto nei titoli. Martedì Corriere e Stampa ospitavano due articoli sui giudizi di Massimo D’Alema su Nichi Vendola, candidato alla presidenza della regione Puglia per il Partito Democratico. Il primo era intitolato “E D’Alema fa pace con Vendola: è stato più bravo di noi”. Il secondo: “D’Alema gela Nichi: «Sarà leader solo in meridione»”

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2 commenti su “Notizie che non lo erano

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