Sabato scorso Libero ha pubblicato un prima pagina un articolo intitolato “Ferrara cavaliere di Fini”, con grande foto di Giuliano Ferrara. Il titolo all’interno diceva “Ferrara da Gianfranco: è il nuovo consigliere”. Ma il testo dell’articolo smentiva la notizia del titolo: “Consigliere, Giuliano Ferrara? Naaaaa, piuttosto gli ex An spiegano che il direttore del Foglio può dare un contributo pacificatore tra Fini e Berlusconi”.
La settimana scorsa molti giornali hanno raccontato che Silvio Berlusconi era andato in Toscana per comprare una casa in campagna. Sabato, mentre ancora ne parlava Libero a pagina 8, altri giornali riferivano che il direttore di Chi aveva annunciato che “Berlusconi non ha acquistato e non comprerà alcuna villa in Toscana”. Considerato che il direttore di Chi aveva annunciato un mese fa “tra pochi giorni l’Eliseo annuncerà la separazione tra Nicolas Sarkozy e Carla Bruni” e che lo stesso Chi aveva rivelato a febbraio del 2008 che Sarkozy e Bruni aspettavano un bambino (“incinta al terzo mese”) e che quella notizia era stata ripresa da tutti i quotidiani italiani, siete capaci di trovare la via d’uscita da tutto questo?
Tutti i quotidiani hanno citato l’altroieri la frase dell’onorevole Italo Bocchino “Meglio gay che leghisti” (Giornale e Riformista l’hanno messa nel titolo di prima pagina), che però Bocchino non ha mai pronunciato: si era limitato a rispondere in un’intervista che per il posto di capo del governo non è favorevole a un leghista e, a una successiva domanda, che non troverebbe niente di male in un primo ministro gay.
E’ proprio tempo che arrivi “Il Post”. Che oltre ai due significati più immediati, ha anche quello di essere un “dopo”, cioè prima riflettere e poi parlare, prima verificare e poi pubblicare. Possiamo contarci?