Thru these walls

Io credo sia venuto il momento della riconciliazione e del superamento delle divisioni. Lasciarsi il passato alle spalle, quelle cose lì. E rivalutare la figura di Phil Collins nella sua giusta prospettiva storica.
Alla fine, ammettiamo che fu Peter Gabriel ad andarsene, e Collins si prese la responsabilità e l’impegno di non far naufragare i Genesis dopo soli quattro anni di grandissimi dischi. La storia ha dimostrato che non fu la stessa cosa, d’accordo: ma ci furono ancora dischi molto belli, e trattare per tutti questi anni Collins come la Yoko Ono dei Genesis è stato ingeneroso. Ha fatto anche cose onorevolissime a suo nome, prima di prendere una china svenevole fatta di canzoni Disney e dischi inutili registrati tutto da solo nel salotto di casa.
Io credo insomma che l’uscita, a settembre, di un nuovo disco di Phli Collins fatto di cover di canzoni Motown – 27 anni rifece “You can’t hurry love” e gli venne bene, ammetetelo – sia l’occasione di ritrovarsi iin una casa comune tra i fan dei Genesis di indulgenze diverse, ringraziarlo come merita per quello che ha onestamente fatto, e a scanso di rischi dirgli: “adesso basta, però, eh?”.

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9 commenti su “Thru these walls

  1. pilonepaolo

    Perchè non ci fai commentare la tua serata a ballarò nel post precedente a questo?

  2. s.rampazzo

    Beh, devo dire che alcuini dei tuoi interventi, pochi purtroppo, hanno centrato il punto. La domanda sulle intercettazioni di Fassino a Bondi era la giusta sintesi della situazione. E la risposta era la giusta sintesi di quello che realmente pensano della cosa, all’interno dello schieramento PDL. La polemica con Cota… sembrava che Cota fosse polemico un po’ con tutti, l’unico che iniziava subito a gridare a dire che era tutto falso e che la gente non legge le leggi e lui si.
    Vi siete fermati in tempo prima di finire in rissa, e questo è un bene.

  3. Carlo M

    scusate ma sticazzi di ballarò. finalmente si parla di cose serie.

    collins la yoko ono dei genesis? ma chi l’ha detta sta baggianata.

    lo spiegava sapientemente bret easton ellis in american psycho che i genesis hanno dato il meglio di sé quando quel rompiballe megalomane di gabriel ha levato le tende.

    in particolare, il miglior disco dei genesis è “a trick of the tail”, il primo senza gabriel. si sente ancora la sua influenza ma i quattro sono musicalmente sollevati, liberi dall’incombente eccentricità dell’ex leader, e la musica scorre via leggera, ripulita dalla pesantezza e dall’ormai involuta retorica gabrieliana di “the lamb”. in più c’è collins che canta meglio di gabriel imitando gabriel, fantastico.

    altro bellissimo disco è “duke”, perfetto melange fra il progressive dei primi tempi e il pop degli anni a venire.

  4. pietro maggi

    prescindendo da Ballarò: Phil Collins è stato il simbolo di tutto quello che gli anni ’80 musicali hanno avuto di deprimente.
    Arrangiamenti di plastica, megaconcerti nelle arene, rapporti incestuosi con la peggio fiction (ricordate il nostro in Miami Vice?), testi strappacore ma didascalici, una certa aria di sostanziale inoffensività travestita da pop music.
    Ed ha ucciso la dignità dei Genesis con “We can’t dance”…

  5. LorenzoM

    Giusto riabilitiamolo, è il momento. Anzi, a noi saggi illuminati il successo altrui non ha mai dato fastidio, eravam contenti per lui/loro. E poi ora il tempo passato ad aspettare ci ha insegnato ad apprezzare anche le umane debolezze.
    Però dire che Collins abbia mai cantato meglio di Gabriel… ecco questo è veramente inaccettabile!!

  6. robbbberto

    vabbè, potete disquisire allegramente di tutto, dal wireless all’antropofagia che io sto qui ad osservare (e pure imparare a volte,perchè no..),ma se mi parlate di Genesis divento integralista!Non ho mai pensato a Collins come la Yoko Ono dei Genesis e non disprezzo “a trick of the tail” e neanche “wind and wuthering”, ma per dire che sono migliorati con l’uscita di Gabriel bisogna essere parenti del vecchio Phil.. e non è un caso se come miglior disco citi quello che più somiglia alle vecchie produzioni, e poi come perdonare l’utilizzo del nome Genesis su copertine tipo “abacab” o “Invisible touch”?

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