Pete Seeger ha 91 anni. È un monumento della canzone folk e di protesta americana, e quelli che non lo conoscevano fuori dall’America hanno avuto modo di recuperare quattro anni fa quando Bruce Springsteen lo celebrò con “The Seeger sessions”, una raccolta di canzoni tratte dal suo repertorio. Comunque, lui ha 91 anni e ancora suona in giro, e la settimana scorsa ha presentato una nuova canzone, scritta assieme al cantautore Lorre Wyatt. Si chiama “God’s counting on me, God’s counting on you”, ed è dedicata al disastro della piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico e alla società petrolifera BP, piuttosto criticamente. La cosa fantastica è che la canzone funziona, ed è appiccicosissima nel suo andamento filastrocca-southern: parla di Dio che conta su di noi per far funzionare le cose e rimettere in sesto il mondo, e per coinvolgere tutti e insegnarlo ai ragazzi. In una settimana l’ha già cantata in un sacco di posti, col banjo (e a New York si è interrotto per ricordare il suo 67mo anniversario di matrimonio). Il passaggio su BP dice che “quando trivello trivello trivello diventa un macello macello macello, Dio conta su di me e conta su di te e spera che ce la caviamo”. A 91 anni.
Non mollate
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