Su Google ancora si trova segnalata a distanza di una settimana la pagina del Sole 24 Ore intitolata “L’attore Owen Wilson morto in un incidente con lo snowboard a Zermatt”. Ma la pagina è stata nel frattempo rimossa, con questa spiegazione: “Ci scusiamo con i lettori e ovviamente con l’interessato (dicono peraltro porti bene) per aver dato ieri sera per qualche minuto la notizia falsa della scomparsa di Owen Wilson, spassoso attore. Era su un sito di solito attendibile, ma come sappiamo la rete può fare brutti scherzi. Ne siamo molto convinti e siamo molto attenti alla bufale sui temi cari al Sole 24 Ore, chiudere l’anno con un errore grave su un tema differente ci sprona a diventare sempre più attenti e bravi su tutto. Scusate per la bufala e per la toppa”.
I siti di Ansa, Repubblica e Mattino riportavano ieri una notizia secondo cui la NASA avrebbe diffuso una “classifica” dei film più antiscientifici della storia, guidata dal film “2012”. Ma la fonte esatta della pretesa lista – citata anche da molti siti stranieri – non si trova da nessuna parte e Paolo Attivissimo (specialista di analisi di bufale giornalistiche e non) ha scritto sul suo sito che l’uffico della NASA citato dagli articoli ha negato di aver compilato qualsiasi classifica del genere.
È ancora Attivissimo a segnalare un articolo di Libero di due giorni fa indignato contro la pubblicità di un locale erotico svizzero comparsa sui muri lombardi in cui “una signorina nuda si pulisce il lato b con un bandierone della Svizzera”. Ma il manifesto – non particolarmente elegante, dato il tema – mostra solo una ragazza seminuda e coperta da una bandiera svizzera.
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il gioco del telefono; uno sussurra una cosa all’orecchio del suo vicino, che poi comunica a quello accanto, fino all’ultimo che dice ad alta voce il messaggio, sistematicamente diverso da quello originale. L’informazione funziona così, con la notizia che passa da orecchio a orecchio, da telefono a telefono, di uffici stampa, agenzie, redazioni della carta stampata e di telegiornali, web, pensando all’esito di quel giochino e già tanto che l’informazione funzioni la maggior parte delle volte, anche se quest’ultima affermazione è soggetta a opinioni