Io non so cosa volesse dire Sarah Palin quando ha scritto su Facebook e sul suo sito delle sue “condolences” alle vittime di Tucson e alla deputata Gifford. Ma di certo non è linguisticamente una “gaffe” come sostiene Corriere.it implicando che quelle “condoglianze” si debbano riferire a una persona morta. In inglese (anche in italiano, in teoria: viene dal latino “soffrire con”) “condolences” è espressione di dolore e solidarietà che non significa che qualcuno debba essere morto, malgrado questo sia l’uso prevalente, e “condolences” sono espresse in questi giorni da molti nei confronti dei feriti e di Gifford e delle famiglie (e le “condoglianze” di Palin non sono state ritenute una gaffe dai giornali americani, naturalmente).
Le gaffe al chilo
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Ecco però io qui trovo chiare conferme della superiorità antropologica di noi di sinistra. Si è presa per il culo la Palin perché ha scritto condoglianze, e dopo si è fatta autocritica perché in effetti non era una gaffe. Si è stati lesti ad additare la Palin come mandante morale della strage (mi scuso con Luca per aver toccato un tasto familiare delicato), ma poi abbiamo anche iniziato a sollevare dubbi e a prendere le distanze da un’interpretazione così semplicistica.
Cioè, anche se facciamo gli stronzi possediamo anticorpi contro la stronzaggine. Mentre a destra non difendere ad oltranza il punto iniziale crea evidemente problemi di autostima.
Che poi “gaffe” è uno di quei tic giornalistici che non riesco a sopportare.
Fa una gaffe una signora perbene che durante il tè delle cinque, nel salotto buono di casa sua, porge la tazza all’ospite dal profilo aquilino e sollevando la zuccheriera dal centrino di sangallo chiede premurosa: “quanto naso vuole nel tè, cara?” e poi arrossisce imbarazzata coprendosi la bocca con la punta delle dita.
Quando un capo di stato o un capo di governo o un personaggio pubblico dice pubblicamente delle bestialità non è una gaffe, ma è incompetenza o ignoranza o disinteresse per l’interlocutore o tutte queste cose insieme.
Senza dire che proprio Corriere.it sparava titoloni dando la Gifford per morta anzitempo…..