Il disastro di questo governo e questa maggioranza ha ormai raggiunto la dimensione non che fa traboccare il vaso ma che rende assuefatti allo sgocciolìo: la forma di reazione estesissima è la rassegnazione, resa inevitabile dalla fiochezza delle luci in fondo al tunnel. Ma è argomento esteso e frustrante insieme.
Più in dettaglio, è interessante notare che il suddetto disastro ormai è condiviso da tutte le maggiori testate giornalistiche nazionali. Se per Repubblica la cosa è più palese e nota da sempre, ormai anche tutti i commenti di Stampa e Corriere della Sera sono con sfumature diverse disillusi e severi con il governo. Tutti e tre i maggiori quotidiani del paese dissentono dal governo, non se ne fidano più, ne criticano quotidianamente le scelte. Caso abbastanza interessante per le democrazie.
Un altro notevole successo del suddetto.
E poi non ne rimase nessuno
Abbonati al
Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.
E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.
Ora tutti gridano al lupo al lupo?