Stamattina lo avevo scritto su Twitter, poi Piero Vietti ci è tornato più diffusamente sul suo blog: ma a voi non sembra strano che oggi il Corriere della Sera non esca, nel 2011, perché sciopera una tipografia? Tutti a discutere della crisi della carta e della enorme esplosione della lettura online, e dello sviluppo e investimento su altri supporti e su iPad, e poi appena mancano le rotative si ferma tutta la redazione, il giornale non si può fare e i lettori non leggono il Corriere (molti avendolo pagato, peraltro)? E allora a che è servito?
aggiornamento: mi spiega Stefano Quintarelli che lo sciopero dei poligrafici coinvolgeva persino chi è deputato a impaginare il giornale, e quindi impediva la costruzione delle versioni in PDF e per iPad. Gli articoli potrebbero comunque andare online sul sito, a meno che – credo sia così, in effetti – nei siti dei giornali non siano i giornalisti a pubblicarli, ma qualche altra figura professionale in sciopero.
Interpretare la vittima dell’informazione negata (dalla CGIL) non ha prezzo anzi direi che è a costo zero (e poi prende bene col lettore cerchiobottista del corriere). Per il resto Master Card (appunto, carta del padrone).
forse è una domanda idiota e la pongo per curiosità e senza spirito polemico: non potrebbe che il contratto dei giornalisti del corriere impedisca l’uscita non su carta? o che esista qualche altra forma di vincolo?
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In realtà,anche dopo aver disquisito dei rapporti tra tipografia e giornale, tra giornale su carta e online, alla fine di ciò è come lamentarsi di non poter andare a lavorare perchè scioperano i mezzi di trasporto… cioè essere contrari allo sciopero!
Ho l’abbonamento per 15 giorni al Corriere della sera su iPad perché ero all’estero ma stamattina il mio abbonamento riportava che a causa dello sciopero della CGIL ecc… e che la scadenza viene prorogata.
Ancora impensabile pensare a un giornale solo digitale, purtroppo, senza intenti antisindacali ma solo di modernità.
Ritorna il tema di cosa sia un giornale.
De Biase nel suo libro lo ripete infinite volte, tra cui:
” servizi editoriali non si distinguono per tecnologia utilizzata (giornali di carta, giornali televisivi, radiofonici, sul web) ma per funzione e scopo nell’economia dell’informazione (ricerca, selezione, narrazione; profit, no profit; piattaforma o strumento di accesso; informazione specializzata o generalista…)”
Poco sotto:
“…Se una grande azienda è guidata da manager il cui sistema incentivante non è di stimolo ma di freno all’innovazizone, quell’aziendapotrà essere prevedibilmente perdente in una congiuntura di grandi cambiamenti come l’attuale…”
Insomma, sembra che ferruccio & co. non abbiano letto il libro di un loro giornalista e che per loro il giornale coincide con la tecnologia utilizzata.
Mai titolo più azzeccato
Si il titolo è molto azzeccato.
Anche perché segnala come anche il Post abbia perso l’occasione di raccontare lo sciopero. Non una notizia, non un po’ di foto o live blogging…
Scioperavate?
serve alla vetrina pubblica. hanno svecchiato l’immagine dei giornali per attirare lettori nuovi – non vivete d’aria
il problema, mi dicono, è che scioperavano anche i grafici è quindi non si poteva fare una versione elettronica (pdf, ipad e simili). quello che però potevano fare – secondo me – era mettere tutti i pezzi della carta sull’online (almeno gli editoriali e i pezzi freddi)
ovviamente “e” quindi non si poteva…
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