Dalle lettere di Repubblica, oggi.
Che amasse il tennis, come leggo su Repubblica , proprio non ci posso credere. Un gesto così volgare e un lancio così inelegante, dimenticando il costume e il senso estetico di un tennista, non riesco ad immaginarlo. Non esistono tennisti che, pur “odiando lo Stato” (come scrive nel suo blog il ragazzo che lanciava l’estintore a Roma) si abbassa a tali forme di trivialità. Per non dire di menzogna («Lo facevo per tentare di spegnere l’incendio»). Al massimo un tennista discute, i peggiori lo fanno anche animatamente, su una palla dubbia vicino alla linea, ma non possono mentire spudoratamente se non tradendo la natura stessa di questo sport, che è prima di tutto un costume. Lasci stare il tennis e frequenti piuttosto gli ultras della domenica dove si troverebbe perfettamente a suo agio.
Alvaro Giannetti, Roma
Buon commento. Però , va rilevato che McEnroe tutto era fuorchè elegante e sincero.
lol
“in condizioni pienamente democratiche l’inganno senza autoinganno è quasi impossibile”
Alvavo è una pevsona così distinta! Un vevo signove!
Però a parte le cretinerie mi piace il commento retrò!