Il parcheggio in divieto come elemento di serenità e stabilizzazione sociale.
Multe non discutibili
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Il commento scritto a penna è ineccepibile, anche se un po’ troppo tenero.
Per di più non è neanche vero. La sosta non è minimamente tollerata, ma non si può dire lo stesso per la fermata, anzi. E davanti al cinema vale ancora la vecchia regola del parcheggio vietato consentito. Così come si può ancora parcheggiare sui marciapiedi a spina di pesce spesso tenendo il culo del Suv o della station wagon in strada.
Passo in via Solari tutti i giorni, più di una volta al giorno (e quasi sempre in bici).
Per chi se lo fosse perso, oggi il padre del ragazzino ha scritto a Corriere e Repubblica http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_novembre_18/lettera-padre-giacomo-pubblicita-ragazzo-investito-1902215878409.shtml
Padre, perdona loro perché non sanno ciò che fanno.
Chi si è preso la briga di scrivere questo allucinante e allucinato volantino è un sonoro imbecille.
Non viene in mente a questa specie di somaro con i paraocchi che, forse, i problemi economici hanno ragioni e cause che vanno un po’ oltre il suo naso?
Oppure devo pensare che sia semplicemente cinico? Non credo: scrive troppo male in italiano. Le sgrammaticature generalmente non le farei notare, ma di questo anonimo non ho rispetto, mi vien comodo come dimostrazione del fatto che la mancanza di istruzione genera mostri.
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Agghiacciante, sto volantino.
Esistono multe “discutibili”?
Buongiorno,
la premessa è che la lettera è imbarazzante per le motivazioni e per lo stile.
Detto questo però vorrei aggiungere alcune considerazioni da abitante della zona, ciclista ma anche possessore di auto a Milano.
Conosco tutti i rischi di un ciclista a Milano e appoggio ogni campagna per facilitarci la vita e non rischiarla ogni mattina. Ma, sopratutto la sera, sono anche un automobilista e so quanto sia difficile possedere un auto a Milano, senza box. E non ho un SUV (ci si riferisce sempre solo a quelli; ho un Ford KA del 2002!). Abito in Piazza Sant’Agostino, a 200 m dalla citata Via Solari e due (ben 2 giorni su 7) c’è il mercato cittadino che costringe tutti, residenti e non, ad arrangiarsi come possono per spostare la propria macchina e invadere anche la citata via solari. In maniera sempre non consona al codice della strada, certo. Ma è giusto multarmi? Io credo di no, nei limiti del buon senso. Se devo caricare borse pesanti o valigie lascio la macchina con le quattro freccie sul marciapiede, il tempo di salire in casa al terzo piano e portare tutto in macchina. Sono forse un delinquente? Merito una multa salata per questo? Il moralismo a posteriori del Comune di Milano in questi giorni è ridicolo. E aggiungo che anche la rimozione del poster con la pubblicità di una nota marca d’auto sfiora l’assurdo. Il sentimento popolare si lascia colpire dall’emotività, ma che lo faccia anche il Comune è preoccupante. Io le definirei multe ad orologeria. Si sposteranno tra poco a presidiare la zona di Milano dove morirà il prossimo ciclista o pedone. Scusate per la lunghezza dell’intervento.
L’onda forcaiola generatasi da una disgrazia che ha moltissimo a che fare con una serie di sfortunate coincidenze, è sorprendente, soprattutto perché viene da persone che spesso son pronte a riconoscere questi atteggiamenti come negativi in molte altre situazioni.