Notizie che non lo erano

La settimana scorsa il sito di Repubblica ha mostrato un video girato durante le manifestazioni di protesta degli studenti a Roma, in cui sembrava che dei lacrimogeni venissero gettati sui manifestanti dalle finestre del ministero della Giustizia: notizia assai impressionante, che ha fatto il giro di tutti i siti di news e giornali. Sono seguiti articoli, ricostruzioni e indagini: non è stata fatta una chiarezza assoluta, ma oggi per ora la spiegazione più accreditata è che in realtà fosse un effetto fuorviante, e che i lacrimogeni fossero rimbalzati sulla facciata del ministero dopo essere stati lanciati da terra.
Ancora più controversa è la tristissima storia del ragazzo che si è suicidato a Roma, e che da subito molti giornali hanno spiegato con le persecuzioni contro la sua omosessualità. In realtà le cose sono poi risultate meno chiaare: la pagina di Facebook che sembrava prenderlo in giro secondo alcuni suoi compagni era frequentata anche dal ragazzo stesso, molti a scuola hanno negato persecuzioni, altri hanno escluso fosse omosessuale, un’ipotesi è che subisse del bullismo per altre stupide ragioni. Ma molte semplificazioni e certezze dei primi titoli sono stati smentiti o messi in dubbio.
La società di sondaggi Ipsos ha diffuso un sondaggio sui candidati alle primarie del centrosinistra che è stato riprso dal sito di news Huffington Post (del gruppo Espresso), secondo il quale Pierluigi Bersani avrebbe un grande vantaggio sugli avversari e sarebbe vicinissmo al 50% che lo darebbe vincitore al primo turno. La notizia è stata poi ripresa adltri siti. Ma Ipsos ha negato quella ricostruzione, fornendo dati diversi e spiegando che quelli citati erano stati travisati ed equivocati, e il suo direttore Nando Pagnoncelli (quello che vediamo sempre a Ballarò) ha definito su Twitter “non serio” il comportamento della testata online.

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