Notizie che non lo erano

L’esplosione di due bombe durante la maratona di Boston ha generato la consueta confusione di notizie false o precipitose tra lunedì e martedì. Nelle ore immediatamente successive il New York Post – un popolare tabloid spesso non molto attendibile – ha scritto che i morti erano 12 ed era stato arrestato un cittadino saudita sospettato di essere il responsabile dell’attentato. La notizia è stata trattata con diffidenza da molti più importanti siti di news americani, ma ripresa da diversi altri e da tantissimi anche in Italia, senza aspettare conferme. Poi è arrivata anche la notizia di una terza bomba. Ma la polizia ha smentito di avere dato queste informazioni, e ciò nonostante hanno continuato a circolare a lungo, prima che si capisse definitivamente che erano false. Di alcune non si è capita la genesi, mentre l’arresto del saudita derivava dall’equivoco su uno spettatore ferito nell’esplosione e ricoverato in ospedale su cui la polizia aveva fatto degli accertamenti.
Due giorni dopo un altro errore ha fatto il giro del mondo quando la CNN ha annunciato in tv e sul suo sito che la polizia aveva arrestato un sospettato dell’attentato, e ha dovuto smentire e ammetere che c’era stato “probabilmente un equivoco” dopo che tutti gli altri grandi media americani avevano contraddetto questa notizia (ripresa però nel frattempo dai siti e le tv di mezzo mondo). Probabilmente la CNN aveva ricevuto delle voci sulla conferenza stampa che ci sarebbe stata di lì a poco per mostrare un video che individuava quelli che si sarebbero poi rivelati i principali sospettati, ed era stata indotta nell’errore dell’arresto avvenuto.

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