Se c’è un limite nel film di Sorrentino La grande bellezza, è quello di dare a tutti i cialtroni che frequentano simili vite cialtrone l’alibi di sentirsi Jep, quello meno cialtrone. Qui, comunque, c’è una bella conversazione del regista con Alessandro Piperno – a cui questo sembra invece un pregio – per chi ha visto il film e gli interessa parlarne.
Jeb Gambardella è una specie di Lebowski: uno che sta lì per riscattarci tutti
Pure la De Gregorio riuscirebbe ad assolversi?
A me sembra invece che Jep non riscatti nessuno, neanche se stesso, grazie a quello che succede negli ultimi minuti del film. Mi spiego meglio: secondo me esaurisce quel tipo di vita in ogni sua possibilità, e non la trova soddisfacente, così ricomincia la ricerca della grande bellezza. E Piperno non coglie.
Un’impressione a caldo: Jeppino ha bisogno di sentirsi utile per gli altri. E se cerca di riscattarli non lo fa per loro, ma per sé.