Il nome di Alma Shalabayeva

Tra tutte le altre contraddizioni e versioni smentite del caso Shalabayeva, a questo punto pare chiaro che dobbiamo mettere la storia del “nome da nubile” circolata da subito a spiegazione di una prima presunta incomprensione tra le autorità coinvolte. Si era detto infatti che alla richiesta della Questura di Roma il Cerimoniale del Ministero degli Esteri aveva risposto di non avere informazioni sullo status diplomatico o di rifugiato di Alma Shalabayeva, poiché il nome di cui la Questura aveva chiesto notizie era solo quello sul suo famoso passaporto centroafricano, Ayan: il suo nome da nubile si era detto.

Ma il nome da nubile di Alma Shalabayeva, come stranamente non ha ricostruito nessuno nelle prime indagini giornalistiche, è Shalabayeva. “Ayan” non è un cognome che abbia niente a che fare né con la sua anagrafe da nubile né con quella da sposata. Ed è probabilmente, lo segnalava Fiorenza Sarzanini sul Corriere lunedì, un nome falso a cui è stato intestato il passaporto centroafricano (autentico, forse: ma c’è tutta una storia di falsificazione di passaporti per cui in Kazakistan sono perseguiti Alma Shalabayeva e altri familiari suoi e di Ablyazov; che è la ragione che il Kazakistan accampa per non lasciare che Shalabayeva lasci il paese). Quindi tutta la storia del “nome da nubile” non c’entra niente. In più, come si è dimostrato, il Ministero degli Interni aveva avuto dai kazaki immediatamente informazione sulle due identità di Shalabayeva, già il 31 maggio.

In aggiunta al nostro precedente messaggio concernente l’arresto del ricercato Ablyazov Mukhtar vi informiamo che con lui potrebbe vivere sua moglie Alma Shalabayeva. Vi confermiamo che è una cittadina kazaka, che ha un passaporto kazako NO816235 rilasciato il 3 agosto 2012 e un secondo passaporto N5347890 rilasciato il 23 aprile 2007. La Shalabayeva potrebbe inoltre utilizzare un falso passaporto di un altro Paese, presumibilmente della Repubblica Centro Africana, con numero 06FB04081, rilasciato a nome Ayan Alma l’1 Aprile 2010

Questa nota faceva pensare che la dichiarazione di falsità del passaporto centroafricano non avesse altro fondamento se non il suggerimento dei kazaki che lo fosse. Ma soprattutto, il fatto che la Questura abbia scelto di fare accertamenti solo sul cognome posticcio Ayan che non risultava al Ministero degli Esteri – possedendo invece anche quello autentico e noto – è una cosa quantomeno “strana”.

Aggiornamento: come si vede da questo documento la comunicazione sulla doppia identità da parte del Kazakistan non era del 31 maggio, ma già del 30 (poi c’era già stato anche l’avviso del 28).

ambasciata

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9 commenti su “Il nome di Alma Shalabayeva

  1. uqbal

    Tanto per rendere la faccenda più semplice e più comoda: c’è modo di sapere che cosa indichi questo nome “falso” Ayan? E di questo benedetto passaporto centrafricano si può sapere qualcosa di più? Non sarebbe falso ma sopra c’è un nome che non vuol dire niente?
    Se il passaporto invece è falso e il nome inventato, non risulta rafforzata la legalità dell’espulsione?

  2. Ilde

    Trovo tutta questa faccenda di un noioso terribile, tutti i giorni con questa storia. Tutti investigatori, tutti opinionisti, e le carte di qua e le carte di là, e l’interpol, e Kal-El , e il generale Turgidson, e Mandrake….e tutto quello che volete, ognuno del resto ha il suo gossip preferito, ok. La storia è oscura, gli errori sono stati fatti, Alfano ha le sue colpe (non solo lui) e doveva dimettersi (non solo lui), non l’ha fatto (non l’hanno fatto). Amen e che ci lascino in pace, i problemi sono altri.

  3. anita81

    Grazie per aver indirettamente risposto alla mia richiesta.

    Ora sarebbe interessante capire cosa ci fosse davvero scritto nella richiesta di informazioni inviata alla Farnesina il 29 maggio. Se avessero chiesto solo di tale (inesistente) “Alma Ayan”, si tratterebbe di evidente malafede della Questura che gia’ dal 28 sapeva che la convivente/moglie (anche qui non si sa bene) si chiamava Shalabayeva. La ricerca negli archivi della Farnesina, magari svolta come ordinaria amministrazione da un addetto qualsiasi senza informare i piani alti, non poteva che risolversi con l’unica informazione disponibile per quell’identita’ a quanto pare fasulla: un tentativo di accreditamento come console onorario del Burundi, poi ritirato. Se invece, come avrebbe dovuto, la Questura avesse specificato anche (o solo) il nome “Alma Shalabayeva”, la posizione della Farnesina si aggraverebbe alquanto.

    @Ilde: tante notizie che fanno notizia sono noiose per qualcuno, e interessanti per altri (vedi Royal Baby). In questo caso, parlo per me, l’interesse e’ capire se il ministero degli Interni e/o degli Esteri siano in mano a degli incompetenti, nella migliore delle ipotesi, o a dei venduti ad una dittatura straniera, nella peggiore.

  4. Ilde

    @anita81
    Ma ci mancherebbe altro, capisco che l’argomento possa interessare molti; l’attesa spasmodica del reale principe è un altro dei tanti argomenti che a quanto pare interessa molti, trovo noioso anche questo ma ognuno è libero di interessarsi a ciò che vuole e questo mi piace sempre.

  5. GioFantoni

    @Ilde: se una notizia non t’interessa, passa oltre. Ma francamente credo che dovrebbe interessarti la modalità di espulsione arbitraria di due donne e se e come la nostra polizia sia stata comandata da un ambasciatore kazako. Io lo trovo piuttosto grave, e finchè non sapremo tutto spero che il Post vada avanti a scavare. Magari tu vuoi fermarti alla versione di Alfano, liberissima di farlo per altro. Mi vien però da chiederti che notizie trovi interessanti leggere.

  6. lorenzo68

    …..ma la Bonino è in lista per un nuovo sciopero della fame? Oppure l’anti-politica l’ha ormai annoiata?
    Dimenticavo: il governo del fare.

  7. Ilde

    @GioFantoni
    Ma io non dico che non ci si debba interessare alla vicenda oscura e sì, grave, di cui si parla con abbondanza di carte in tutte le testate giornalistiche, prima fra tutte la repubblica, tentando di provare questa o quella tesi, non ho neanche detto che non mi interessa, diciamo che mi interessava ma visto che tutto si è risolto in un nulla di fatto come molte delle vicende italiane, parlarne per giorni e giorni sapendo che questo non porterà come sempre a nulla francamente lo trovo noioso. Semplicemente questo, adesso è una notizia che mi annoia, anzi dirò di più, ora la trovo una non notizia; improvvisamente i nostri giornalisti quasi sempre assenti su tutto si sono scoperti dei novelli Woodward e Bernstein. Io trovo interessanti le notizie riguardanti il lavoro, la mancanza di una politica economica, le vicende legislative di questi ultimi giorni, il non-fare di questo governo, adesso vista la calura estiva non mi viene in mente altro ma non credo sia importante. Alfano ha sbagliato, l’ho già detto, cosi come la Bonino e tutto il governo, hanno giustificato senza vergogna una vicenda nebulosa in cui si intravede una verità scomoda che non si vuole ammettere, ma la vicenda per loro è risolta a meno che la Bonino non ci dica qualcosa di nuovo e sconvolgente e io non voglio sprecare il mio tempo, passo oltre certo, dopo tanti giorni sì, il mio iniziale commento è stato uno sfogo dettato dalla esasperazione, complice anche il caldo. La mia comunque non voleva essere certo una critica nei confronti di chi si interessa all’affaire Alfano, per me adesso è diventato noioso per altri è ancora interessante, bene. Ho scritto tanto, chiedo scusa.

  8. Pingback: Shalabayeva: per i kazaki le parole di Bonino non contano niente - Giornalettismo

  9. odus

    Tra tutte le altre contraddizioni e versioni smentite del caso Shalabayeva, a questo punto pare chiaro che dobbiamo mettere la storia del “nome da nubile” circolata da subito a spiegazione di una prima presunta incomprensione tra le autorità (italiane) coinvolte.
    Tutto giusto tranne l’attributo: autorità (italiane) coinvolte.
    Non sono autorità ma servitù (italiane) coinvolte.
    Coinvolte è giusto. Coinvolte da un ambasciatore straniero.

Commenti chiusi