Siccome la baracconata parlamentare creata ieri dal senatore Bondi col concorso del senatore Gasparri – che hanno attaccato sguaiatamente alcuni senatori a vita per le loro assenze in aula, e per essersi invece presentati per votare la decadenza di Berlusconi – è ricominciata stamattina, di nuovo per iniziativa di Bondi (e col concorso di Caliendo e Malan), è il caso di scrivere bello grosso quello che hanno fatto notare in molti.
Silvio Berlusconi è stato presente in aula nel suo ruolo di senatore una volta sola. Scelta legittima, ma se Bondi e i suoi amici vogliono urlare “vergogna!”, conoscono l’indirizzo e il citofono.
secondo me questa Sua riflessione, Sofri (non solo Sua, ma questo cambia poco) e’ infantile come i bisticci tra bambini che si accusano l’uno con l’altro su chi sia stato il primo ad iniziare una lite (sei stato tu a…no, hai cominciato tu…). A che cosa serve questo tipo di comunicazione?
Inoltre il confronto reggerebbe se Berlusconi non fosse mai stato il Presidente del Consiglio ma un imprenditore di successo che, una volta nominato Senatore, decidesse che tutto il suo contributo alla vita delle istituzioni consiste nel VOTARE CONTRO qualcuno al fine di espellerlo.
Per finire un mio pensiero: non credo che nella stessa situazione, a parti invertite, l’allora Sen Berlusconi avrebbe votato contro qualcuno.
Del resto, da un grande esperto di straw-man argument come Sofri non ci si aspetta nulla di diverso da un’applicazione impeccabile di tale strategia.
Però o hai degli argomenti, oppure il tuo è persino un no-argument. Comunque, con pazienza, ti spiego: o decidi che le presenze o meno in parlamento stanno nella libertà e nella legittimità e nel diritto del parlamentare, che non è per questo giudicabile e apostrofabile con “Vergognatevi!”, e a me va bene; oppure, se pensi che andare in Senato solo in occasioni scelte per suo desiderio o capriccio dal senatore, sia una cosa da vergognarsi, e da urlarglielo, lo vai a fare anche col senatore con cui ha frequenti occasioni di farlo.
Detto con pazienza: non è uno straw man argument, caro mio.
@fp57.. ci sta che presentandosi un frangente inedito e particolarmente importante per la democrazia italiana anche chi generalmente diserta il senato ci vada e voti.. un conto è essere assente quando si deve votare sull’imu e un conto quando si presenta un passaggio storico come questo.. ci sta che uno decida che il contributo che può dare alle istituzioni sia chiudere il ventennio del più grande conflitto d’interesse, delle leggi ad personam, dell’umiliazione sistematica delle istituzioni, di un delinquente coinvolto in infini affari sporchi che si è imbullonato alla poltrona con l’ausilio di una setta d’invasati privi di qualsiasi contenuto politico..
Luca, nelle tue argomentazioni non puoi dimenticare lo status particolare di senatore a vita: non è eletto e non ha ottenuto lo scranno in virtù di una militanza politica quanto di particolari meriti civili e sociali. Per cui la sua presenza ad atti squisitamente politici come quello cui abbiamo assistito ieri può lecitamente apparire, per quanto legittimo, inopportuno. Paragonare la loro condizione con quella di un altro senatore, per di più leader di un forte schieramento politico, non è corretto.
A maggior ragione poiché è il leader di un forte schieramento politico, il fatto che non è stato praticamente mai presente in aula nemmeno ai dibattiti e alle votazioni delle leggi più importanti per le sorti della nazione (e magari c’è il sospetto che potesse essere a delinquere mentre era assente) conterà qualche cosa o no? A me sembra un paragone più che calzante, altro che musiche.
Contesto vivamente quanto dice alx. Innanzitutto quello di ieri non era un atto squisitamente politico, era un atto squisitamente banale a fronte di una condanna definitiva per un reato grave. In secondo luogo non vedo perchè un senatore a vita non possa esprimere col proprio voto la vicinanza alle persone oneste. Porre la questione su altri piani significa andar dietro ai deliri del berlusconismo, mentre quella di ieri doveva essere una giornata normale in cui “la legge è uguale per tutti” non è solo una frase scritta in tribunale.
A margine, osservo con piacere che LS definisce Bondi e Gasparri “freaks”. Nessuno più concorde e soddisfatto di me, in merito. Però, quando io dicevo anni fa che erano dei mostri, SB, i suoi uomini e i suoi elettori, ero uno che demonizzava, che non capiva ecc.
Poi, quando LS dà il segnale, allora e solo allora si può scatenare l’inferno. Guai, se il segnale viene da qualcun altro.
Non è straw man argument.
Direi che è un molto più nostrano “senti da che pulpito viene la predica”, o “chi è senza peccato…” Argomento che hai smontato molto bene nel tuo libro “Un grande paese”, nel quale se non ho capito male sostieni che una predica giusta possa e debba essere accettata anche da chi razzola male.
Certo, poi però sta cosa bisogna applicarla anche a Bondi, e fa un po’ specie.
…e giustamente come dici lo devono dire anche a Berlusconi.
pappapero…..hai messo le dita nel naso pure tu ti ho visto..pappapero…gne gne!
Ma proprio in questo paese non si riesce a parlare d’altro, Berlusconi sempre Berlusconi. Uffa!