Notizie che non lo erano

Nei giorni scorsi le prime pagine e le pagine della politica di alcuni quotidiani hanno dedicato molto spazio a un’ipotetica possibile scissione nel Partito Democratico: ma l’ipotesi è stata sistematicamente negata da ogni dirigente del PD, e la scissione non promossa da nessuno. A una ennesima domanda sul tema da parte di Repubblica, il dimissionario presidente del partito Cuperlo ha risposto venerdì: «Ma non scherziamo. Di cosa stiamo parlando? Non ci sarà nessuna scissione».
Molti giornali e siti di news (la Stampa in prima pagina, Rai News, Repubblica, tra gli altri) hanno raccontato che i livelli di smog a Pechino sono diventati così alti che le autorità hanno installato degli schermi per proiettare in filmati l’alba e il tramonto e mostrarli ai cittadini. Ma il tramonto in questione – effettivamente visibile su un grande schermo – fa semplicemente parte di uno spot pubblicitario mostrato in rotazione nel centro della città.
Un titolo in prima pagina di Repubblica spiegava che l’autobus abbandonato in Alaska protagonista del film “Into the wild” “rischia la rottamazione”. Ma lo stesso articolo spiegava che l’ipotesi sull’autobus è solo di spostarlo di alcuni chilometri, non di distruggerlo: “sollevarlo con un elicottero e trasportarlo nel piccolo abitato di Healy, raggiungibile in automobile”.
Tanti quotidiani e telegiornali hanno riportato la frase di Papa Francesco «Internet è un dono di Dio», soprattutto nei titoli. Ma in questa sintesi la frase era molto fuorviante, soprattutto nel dibattito sui pro e contro della Rete. Il Papa ha infatti definito “un dono di Dio” solo alcuni aspetti di internet, criticandone altri, e la frase sul dono di Dio era: «In particolare Internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti, e questa è una cosa buona, è un dono di Dio».

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro