L’accesso immediato alle informazioni online ha ridefinito gli spazi di rilevanza e utilità del trovarsi sul luogo dei fatti che verranno raccontati. Durante i tumulti di Londra dell’estate 2011, una ragazza scrisse al Post dicendo che si trovava a Londra e offrendosi di raccontare quel che stava succedendo. Le spiegammo che su quel che stava succedendo sapevamo molte più cose noi a Milano davanti a dei computer che non lei per le strade di Londra. Naturalmente, se fosse stata vicino al teppista che distruggeva una vetrina e saccheggiava e incendiava negozi avrebbe potuto aggiungere dettagli e storie puntuali in più – non una visione d’insieme o un report completo – ma si trattava di un’eventualità rara (forse anche sconsigliabile). E diverso è il caso di luoghi meno illuminati e meno “trasparenti” di Londra: ma anche in questo, come in molti altri casi, il cambiamento introdotto da internet ha reso sempre più sensata la risposta “dipende”.