Qualcuno (pochi sfaccendati, eh) mi ha chiesto il testo delle cose che ho detto a Perugia al Festival del Giornalismo. Ma come sa chi c’era, avevo una lista di cose su cui ho improvvisato trafelatamente e confusamente, non un testo scritto. Il titolo era “31 domande sul giornalismo”: le più diverse e di diverso rilievo, massimi sistemi e piccolezze, e su molte di esse non ho una risposta oppure non penso che la mia sia “la risposta”. Era un modo per mettere carne al fuoco e invitare i presenti a pensarci e pensare alle cose che stanno cambiando (con molti di loro ne abbiamo parlato a lungo, dopo). Comunque, per i davvero sfaccendati qui c’è il video. Per quelli che hanno meno tempo, ho preso gli appunti che mi ero scritto e – con qualche intervento di maggior chiarezza – li ho associati alle cosiddette “slide”, che in realtà erano solo le domande stesse. Insomma, vi sto dicendo goffamente che è una roba trascurata e confusa, come avrete notato: ma prendetela come tale e soprattutto senza attribuire valori perentori o esaurienti a cose che non lo hanno.
31 domande sul giornalismo
Abbonati al
Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.
E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.
Pingback: Luca Sofri ha qualche ragione, ma non nel modo con cui si è spiegato | Gia.Mai
Domanda 10 (correzioni online):
_e che quindi segnalano anche le rare più piccole correzioni successive (“una precedente versione di questo articolo indicava erroneamente Robert Mulligan come Richard Mulligan…”)._
Forse ho frainteso, ma mi pare che si voglia dire che i periodici online sono fin troppo “fiscali” in questo, e che si può anche lasciar correre. Ammesso che abbia capito correttamente, secondo te vorrebbe dire che pubblicare
“una precedente versione di questo articolo inidicava erroneamente Adriano Sofri come Luca Sofri” è un inutile e pretenzioso volerbadarealcapellismo?
http://www.playersmagazine.it/2014/04/08/perche-in-italia-e-quasi-impossibile-campare-col-giornalismo/.
Saluti.
Pingback: Il lavoro deve essere pagato, caro Sofri
Pamar, hai frainteso. Ciao.
Pingback: Festival Perugia, Sofri e le 31 regole sul giornalismo - Il Fatto Quotidiano
Pingback: Festival Perugia, Sofri e le 31 regole sul giornalismo | yc
Pingback: Festival Perugia, Sofri e le 31 regole sul giornalismo | Notizie italiane in tempo reale!