31 domande sul giornalismo

Qualcuno (pochi sfaccendati, eh) mi ha chiesto il testo delle cose che ho detto a Perugia al Festival del Giornalismo. Ma come sa chi c’era, avevo una lista di cose su cui ho improvvisato trafelatamente e confusamente, non un testo scritto. Il titolo era “31 domande sul giornalismo”: le più diverse e di diverso rilievo, massimi sistemi e piccolezze, e su molte di esse non ho una risposta oppure non penso che la mia sia “la risposta”. Era un modo per mettere carne al fuoco e invitare i presenti a pensarci e pensare alle cose che stanno cambiando (con molti di loro ne abbiamo parlato a lungo, dopo). Comunque, per i davvero sfaccendati qui c’è il video. Per quelli che hanno meno tempo, ho preso gli appunti che mi ero scritto e – con qualche intervento di maggior chiarezza – li ho associati alle cosiddette “slide”, che in realtà erano solo le domande stesse. Insomma, vi sto dicendo goffamente che è una roba trascurata e confusa, come avrete notato: ma prendetela come tale e soprattutto senza attribuire valori perentori o esaurienti a cose che non lo hanno.

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8 commenti su “31 domande sul giornalismo

  1. Pingback: Luca Sofri ha qualche ragione, ma non nel modo con cui si è spiegato | Gia.Mai

  2. Pamar

    Domanda 10 (correzioni online):

    _e che quindi segnalano anche le rare più piccole correzioni successive (“una precedente versione di questo articolo indicava erroneamente Robert Mulligan come Richard Mulligan…”)._

    Forse ho frainteso, ma mi pare che si voglia dire che i periodici online sono fin troppo “fiscali” in questo, e che si può anche lasciar correre. Ammesso che abbia capito correttamente, secondo te vorrebbe dire che pubblicare

    “una precedente versione di questo articolo inidicava erroneamente Adriano Sofri come Luca Sofri” è un inutile e pretenzioso volerbadarealcapellismo?

  3. Pingback: Il lavoro deve essere pagato, caro Sofri

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