Ti ricordi di me?

Un professore canadese di lettere ha cominciato 35 anni fa a invitare i suoi studenti a scrivere una lunga lettera indirizzata a se stessi 20 anni dopo. L’esercizio è stato soddisfacente, e ha continuato ad assegnarlo fino al 2002: immaginarsi 20 anni più vecchi, destinatari dei propri pensieri di adolescenti. Prendetevi quest’idea, insegnanti che leggete.
Ma soprattutto, passati i vent’anni, il professor Bruce Farrer si è messo a recapitare le lettere, che aveva messo da parte in una serie di scatoloni. Cercando gli studenti uno per uno. La compagnia aerea Westjet ha ora usato la storia per una specie di documentario sponsorizzato. E, beh, ci si commuove.

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6 commenti su “Ti ricordi di me?

  1. Pingback: Ti ricordi di me? | Wittgenstein | NUOVA RESISTENZA

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  3. Pingback: Come non commuoversi per questo dannatissimo mestiere di insegnante? at michele perone

  4. cinziaopezzi

    secondo me la maggioranza delle persone, se si leggesse a distanza di 20 anni, non si riconoscerebbe e direbbe qualcosa tipo “ma chi è questo str…”

  5. Pingback: La scrittura a mano è (forse) obsoleta » Giuseppe Granieri

Commenti chiusi