I Meridiani di Billy Joel

I fans, a cui fui fosse già piaciuto il notevole ritratto del New Yorker di qualche mese fa devono assolutamente godersi il lavoro che ha fatto Christopher Bonanos nel mettere in ordine di bellezza – a suo giudizio – le 121 canzoni di Billy Joel, dalla centoventunesima alla prima (e sono abbastanza d’accordo, malgrado la condanna di “Tomorrow is today” e la sopravvalutazione di alcuni pezzi di An innocent man)

For critics, he’s a problem. They used to beat him up for his perceived lack of edge. Robert Christgau called his 1976 album Turnstiles “obnoxious,” which it is not. Lately, though — like every artist from a generation back — he is undergoing a critical reassessment, despite some dissenters. The argument is headed in this direction: He’s not quite the hard-rock star he sometimes tried to be, but he’s a better pop songwriter than you remember, and sometimes a great one.

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