Tra sei giorni comincia il FLA di Pescara, il sesto a cui partecipo costruendo il programma, e il primo che diventa anche una festa del Post, con un esperimento creato in corsa ma ci abbiamo voluto provare per non rimandare di un anno un’opportunità che si era creata e per cui “i tempi sono maturi”, come si dice. Abbiamo occupato un pezzo di festival e un pezzo di città con una serie di incontri che sono in parte discussione su temi e storie attuali e care al Post e in parte occasioni di stare insieme e vedersi: compreso il pranzo al sacco in spiaggia, spiaggia che raccomando da anni.
È successo che crescendo crescendo quest’anno il FLA ha raccolto nuove attenzioni e nuove partecipazioni: The Big Now ne è diventata la parte milanese della comunicazione e progettazione, Radio Deejay ne è diventata partner, la Scuola Holden gradita complice, e collaborando con Mentelocale che organizza tutto da anni e con gli sponsor e il comune di Pescara che sostengono il festival, si sono aggiunti sponsor e progetti nuovi e un programma ancora più ricco, in cui il Post ha deciso di esserci più ufficialmente che con le presenze puntuali degli anni passati.
Perché, è spiegato qui. A fare cosa, è spiegato qui.
Ci saremo noi, e molti ospiti e amici e parenti del Post: Mattia Feltri, Matteo Bordone, la Pina, Claudio Cerasa, Christian Rocca, Cesare Picco, Daria Bignardi, Dario Brunori, Enrico Deaglio, Franco Pagetti, Carlo Annese, Giovanni Floris, e mooolti altri (questo fu l’anno passato). Agli incontri del Post ci si iscrive e si contribuisce (per una volta), ma ne vale la pena. Se ci divertiamo, potrete dire io c’ero a quelli dell’anno prossimo. Che non ci divertiamo, è da escludere. Facciamo le cose insieme, da sette anni e mezzo.