Domenica scorsa le agenzie hanno diffuso questa notizia, ripresa subito e il giorno dopo da quasi tutti i siti, tg e giornali: “A Milano il cognome Hu supera il cognome Brambilla”. Le sono stati associati commenti sull’immigrazione, sull’invecchiamento e possibile estinzione dei milanesi e persino degli italiani, sul dilagare della Cina, eccetera. Ma la notizia è sembrata familiare a qualcuno, su internet, che ha segnalato come nel 2001 il Corriere della Sera, per esempio, avesse pubblicato un articolo intitolato “Miracolo a Milano: mister Hu sorpassa il sciur Brambilla”. Testo: “una svolta epocale nei cognomi di Milano. Le cinesissime famiglie Hu, 1.134 solo in città, per la prima volta sono più delle milanesissime famiglie Brambilla (837)”. Era il 2001.
Ieri Fausto Bertinotti ha scritto una lettera a Repubblica per dire che la storia di “campanelli” regalati agli ospiti a pranzo quando Bertinotti era presidente della Camera, è del tutto falsa, sfidando l’autore a trovarne un solo testimone.
Roberto Formigoni ha segnalato che in una fotografia pubblicata dall’Espresso, quello che era mostrato accanto a lui non era l’imprenditore Daccò (da cui è accusato di aver ricevuto regali sconvenienti) ma suo fratello Carlo Formigoni (tutti sullo yacht di Daccò, insiste l’Espresso).
Martedì tutti i quotidiani hanno riportato nei loro titoli come certa l’ipotesi di “un difetto genetico” che avrebbe causato la morte del calciatore Piermario Morosini, sabato scorso. Ma era solo un’ipotesi di cui non si è avuta finora nessuna conferma, né indizi che la sostengano.
Repubblica ha pubblicato un articolo sulla pena di morte negli Stati Uniti, mercoledì, in cui si confondevano alcuni dati. Tra l’altro si diceva che 123 persone sono state dimostrate innocenti dopo l’esecuzione della condanna, ma si tratta in realtà di 123 persone scagionate prima dell’esecuzione, e liberate. Nessuno è stato mai riabilitato ufficialmente dopo una condanna a morte, negli USA.
(se a volte i riferimenti cronologici vi sembrano sballati è perché le Notizie che non lo erano escono sulla Gazzetta dello Sport il sabato e qui arrivano più tardi)