Notizie che non lo erano

Giovedì sera il Milan ha annunciato ufficialemente che il suo difensore Thiago Silva non sarà venduto, come era stato dato per quasi certo o molto probabile per i tre giorni precedenti, in conseguenza di una trattativa col Paris Saint Germain evidentemente non conclusa. Tutto torna come prima di quei tre giorni di articoli, ansie, discussioni e ipotesi.
Nientemeno che il nuovo presidente francese François Hollande si è fatto interprete di un’impressione assai diffusa e che trova ovviamente spazio in questa rubrica (e Hollande si candida a sostituirne l’autore), dicendo pubblicamente due giorni fa: «Sono due anni e mezzo che ci dicono che l’euro sta per morire o che è stato salvato». È vero che il tema è caldo e attuale, ma come con Thiago Silva forse c’è una sovrabbondanza di ipotesi e scenari precoci e fragili.
Il sito del quotidiano Libero ha annunciato giovedì come cosa fatta una imminente nomina di Mario Calabresi – oggi direttore della Stampa – alla direzione del Tg1. Lo stesso Calabresi ha però definito la notizia “una storia che non esiste, completamente priva di fondamento”, “la solita bufala che si inventano ogni tre mesi”, sul suo account di Twitter.
Diversi giornali e siti di news (Libero, il Giorno, Vanity Fair, il Messaggero, e molti altri) hanno dato spazio a una notizia diffusa dalla rivista “Diva e Donna” per cui la consigliera regionale lombarda Nicole Minetti “starebbe valutando un’offerta di lavoro come protagonista di un film a luci rosse”. Ma la stessa Minetti ha smentito definendo anche lei la storia “la balla del film porno, una notizia falsa e inventata, che fa tuttavia gridare allo scandalo chi non ha altri argomenti per attaccarmi”. E senza nulla togliere alla giusta e legittima protesta di Minetti per le bugie sul suo conto, che non ci siano “altri argomenti per attaccarla” diventa però a sua volta una notizia che non lo è, diciamo.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro