L’UdC è nudo

La discussione sull’eventuale alleanza del Partito Democratico con l’UdC ha un grande non detto: si dibatte con intensità crescente se il PD debba guardare più a sinistra o al centro, si riflette su quale tra simili relazioni sia più proficua elettoralmente, si cerca di capire se siano possibili mediazioni e convivenze. Come se l’UdC, alla stregua di altri, fosse un partito con cui il PD condivide alcuni principi e progetti e debba capire se questi principi e progetti siano sufficienti e rilevanti per un’alleanza, o prevalgano le distanze.

Ma voi avete mai sentito parlare di principi o progetti dell’UdC? L’UdC è un non partito, che deve una sua considerevole forza elettorale alla raccolta degli avanzi degli altri partiti: vota UdC chi non si riconosce in nessuna delle identità diverse incarnate dagli altri partiti, ed è infine rassicurato da un partito che non ha identità.
Non c’è bisogno che vi faccia degli esempi, come sapete la ragione più frequente per cui l’UdC ha fatto notizia negli anni passati è giudiziaria: suoi responsabili locali sono stati indagati e condannati con frequenza notevole rispetto alla dimensione politica del partito. Al Sud in particolare sono stati gestori di numerosissimi disdicevoli traffici politici e di potere.
Per non parlare delle cose entro la legalità ma ugualmente tipiche delle attitudini brogliesche di quel partito, come la recente disdicevole manovra sulle nomine all’AgCom.

Simmetricamente, dai leader dell’UdC non è uscito negli anni praticamente nessun pensiero politico né opinione sui temi più importanti. Conoscete una posizione dell’UdC sulla Giustizia? Sulla Scuola? Sull’articolo 18? Sul precariato? Sulle riforme costituzionali? Sulla ricostruzione della Rai? Sulle liberalizzazioni? Eccetera, grandi e piccole. Due sole posizioni sono chiare, dell’UdC: quelle retrograde e filoclericali sui temi etici – da cui il PD farebbe bene a stare alla larga e anzi esserne avversario invece che alleato – e quelle sulla riforma elettorale, campo su cui hanno grandi competenze e interessi, essendo quello su cui investono più sforzi, la conservazione dei poteri raccolti.

Un partito di questo genere ha trovato in questi anni il leader perfetto – capace di dare una patina di garbo e dignità umana alla sua vuotezza e di dissimulare le sue magagne – in Pierferdinando Casini. Che è stato capace – gli va riconosciuto – di posizioni serie e severe a tutela delle regole e delle istituzioni quanto il berlusconismo ha preso derive oltre ogni limite, nel suo ultimo anno di governo: ed è stato giusto apprezzarle, sempre ricordando che sono arrivate piuttosto tardive rispetto a tempi in cui il suo partito gli ha dato una gran mano, al berlusconismo. Ma poi nient’altro, un uomo distinto e di buone maniere, probabilmente onesto, non stupido, ma che non ha mai suggerito nessuna idea dell’Italia e del futuro che non fossero vuota fuffa retorica. Capace ogni tanto di dire a cosa è contrario, mai a cosa sia favorevole. E peggio ancora il suo partito: vi viene in mente un solo personaggio di competenza vicino all’UdC? Vi viene in mente un intellettuale dell’UdC? Vi viene in mente una corrente dell’UdC? L’unica corrente che è stato capace di produrre, con tanto di scissione e passaggio al nemico, è stata l’estremismo ubriaco di Giovanardi.

C’è quindi solo da congratularsi dei voti che riesce tuttora a raccogliere una macchina di questo genere: non produce niente, ma lo fa con grande efficienza. Ma se mi consentite l’esempio, decidere di allearvicisi è come comprare traffico su Google per un sito web di contenuti: puro doping, e con qualche contraddizione etica. Non c’entra niente con presunte consonanze e progetti comuni, e un giorno se ne pagherà probabilmente il prezzo (alla prima occasione in cui verrà chiesto l’arresto di un sottosegretario dell’UdC, o alla prima occasione in cui si potrà fare qualcosa per il testamento biologico). Se il PD ci si vuole imbarcare, abbia il coraggio di dire che si sta comprando dei numeri, punto.

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32 commenti su “L’UdC è nudo

  1. aristarco

    Manca solo la chiusa….
    Renzi: l’unico modo per prendere i numeri che porterebbe Casini, senza Casini. E senza Vendola e Fassina. Quello che si dice win-win situation.

  2. whiteyes

    Premesso che me ne starei anch’io alla larga dall’UDC.
    Per rispondere ad una delle domande (semiretoriche) dell’articolo: Buttiglione è considerato un “intellettuale” dell’UDC, e questo è un altro motivo per cui me ne starei alla larga.

  3. fafner

    aristarco

    Con Renzi si prenderebbero tanto i voti quanto i difetti che porterebbe Casini. I due si somigliano molto. Se Renzi non fosse nato in una regione rossa, ma in Sicilia, avrebbe senz’altro aderito all’Udc.
    Renzi parla di tante cose, nemmeno tanto belle per me, senza il costrutto del come, quando, con quali fondi. Più asili nido, più bonus bebè, il matrimonio è un sacramento ma cercheremo di non essere troppo sacramentali con chi sceglie il peccato, dell’articolo 18 «non me ne frega niente», viva il modello Marchionne, vaghe amnistie condizionate per politici corrotti, protezione dei veri poveri (i taxisti), rapporto debito/Pil al 100% in tre anni (?!).
    Entrambi sono bravi soprattutto nel marketing di se stessi. Casini è specializzato in pubblicità elettorali su riviste femminili, con faccione photoshoppato, Renzi giò incassa l’appoggio delle donne del Pdl (also sprach Iva Zanicchi) e di Vittorio Feltri (Renzi rinnoverebbe il Pd perché viene da una famiglia di imprenditori, non dai soliti pezzenti di sinistra).
    La differenza è che Renzi parla di vecchioni, Casini no. Ma, tempo al tempo, anche questa differenza svanirà per chiare ragioni.

  4. rodo

    Hai proprio ragione.
    Rappresenta e raccoglie i voti del perbenismo cattolico a priori.
    Benpensante ma non pensante.

  5. splarz

    Renzi non mi convince, ma Casini ha portato in parlamento Cuffaro. Non mettiamoli sullo stesso piano.

  6. uqbal

    FAFNER

    Quando dice “dell’art. 18 non me ne frega niente” (e in realtà dice cose un po’ più articolate, e molto ichiniane), sta prendendo una posizione ben precisa, non sta parlando di fuffa. Ribadisco: una posizione molto ichiniana, che potrà far apparire Renzi poco originale, ma non vuoto.
    Sul matrimonio gay a me risulta che abbia detto “sì, ma solo civile”, e onestamente non vedo cosa si potrebbe volere di più.
    Anche la riduzione del debito è una scelta precisa, tant’è vero che a Fassina una cosa del genere non gliela senti mai dire.
    .
    Sull’UDC, tutto vero quel che dice Sofri, anzi mi pregio che lo dicevo da un pezzo (bella forza…). L’idea di Stato dell’Udc però secondo me, per quanto implicita, esiste: un Paese in cui esiste la proprietà privata e l’impresa libera, ma in cui tutti, ma proprio tutti i conflitti e le istanze sociali sono raccolte, espresse e indirizzate da un potere politico il cui ruolo è di mediazione e compromesso.
    Ragion per cui, se è necessario che le assicurazioni costino meno, Casini non pensa ad un mercato e ad un Antitrust, ma ad un bel ministro che alza un telefono bianco, chiama l’associazione degli assicuratori e chiede uno sconto, mercanteggiandolo con qualcos’altro (tipo una chiusura agli operatori stranieri) e facendosi bello del suo ruolo di “garante” con i consumatori. Se si tratta di fare un ponte, lo si fa fare ad un privato (mica siamo comunisti, eh!), ma il privato lo sceglie la politica. Eccetera, eccetera.

    La logica di un accordo con il PD sta nel fatto che questa maniera di ragionare tutto sommato non è poi lontana dal dirigismo di Fassina e dal neo-statalismo della Camusso. E’ lo stesso approccio, solo che l’Udc ci mette su il cappello del moderatismo e del buon senso democristiano, Fassina il pugno chiuso della redistribuzione. Ma in definitiva stanno sempre parlando di un’Italia tranquilla, piccola e sonnacchiosa.

  7. Portos

    Questo post è una delle cose più ridicole che abbia mai letto. E le spiego subito perché (ah, sono in conflitto di interessi, “milito” per l’Udc): si lamenta di non conoscere nessuna posizione chiara dell’Udc; ma mi risulta che lei faccia il giornalista, ha provato a informarsi, a documentarsi?

    Andiamo per rapidi punti, non voglio certo svilire il dibattito di qualità che si è sviluppato tra i commenti.

    1. Sulla Giustizia: abbiamo ripetuto più e più volte che il nostro sistema giustizia ha grosse criticità e vanno risolte con quattro provvedimenti che riteniamo irrinunciabili e non rinviabili: anticorruzione, intercettazioni, responsabilità civile dei magistrati, situazioni delle carceri. Abbiamo ripetuto più e più volte che la Riforma della Giustizia è la prima riforma economica che serve a questo Paese (lo ha ripetuto anche Casini dal palco di Chianciano, oggi), perché la mala giustizia (intesa come somma dei tempi biblici delle cause, dei livelli di corruzione, dell’assenza della certezza del diritto e della legge) ci fa perdere moltissimo in competitività e sviluppo economico. Qui, per esempio, ne ho scritto (ma wow, dirà lei: questi sanno pure scrivere, non si limitano a dire rosari). http://www.pierferdinandocasini.it/2012/08/23/per-crescere-non-bastano-le-infrastrutture-fisiche-ripartiamo-da-agenda-digitale-e-giustizia/

    2. Sull’Art 18: sempre pensato fosse un “non problema”: la riforma del mercato del lavoro deve tutelare i più deboli. Quelli che l’Art 18 non ce l’hanno e non lo avranno mai.

    3. Sulle riforme costituzionali: su questo le posizioni all’interno del partito sono variegate (mannò, dirà lei: questi qui c’hanno pure le posizioni variegate! mica pensava esistesse solo Giovanardi, nevvero?). Su una cosa concordiamo però: se si vogliono fare davvero queste benedette (e a mio avviso, necessarie) riforme costituzionali, non si possono usare gli ultimi mesi di questa legislatura. Ne serve, di legislatura, una nuova e che sia costituente, fin dal principio.

    4. Sulla ricostruzione della Rai: abbiamo apprezzato le mosse del Governo e dei nuovi vertici Rai. Il nostro capogruppo in Vigilanza, Roberto Rao, ha sempre ripetuto che l’urgenza è rimettere in sesto i conti dell’azienda e dopo si potrà pensare anche ad aprire al Mercato l’azienda (perché vale il principio del “un servizio pubblico non è necessariamente statale”).

    5. Sulle liberalizzazioni: mi scusi, ma qui ho riso. Cioè, se lo ricorda chi ha mandato in vacca le liberalizzazioni del Governo Monti? E davvero non si ricorda di cosa dicemmo noi all’epoca? Era per caso in vacanza, aveva il pc spento? Le do una notizia: noi vogliamo un piano serio, organico e vasto di liberalizzazioni e privatizzazioni. http://www.pierferdinandocasini.it/2011/12/13/liberalizzazioni-cercansi-urgentemente/ (ummaronna!!! un altro post, le giuro che non la importuno più, poi).

    Ora, avrà notato che le ho linkato diversi pezzi che ho scritto (il conflitto d’interessi l’ho dichiarato su). Non so se lei, oberato com’è di lavoro e impegnato a scrivere certi post deliziosi, aveva mai buttato prima l’occhio sul sito di Pier Ferdinando Casini (immagino di sì: il lavoro del giornalista è quello di informarsi e informare, no?). Se non l’avesse mai fatto, ci provi: scoprirà che non abbiamo “intellettuali” vicini all’Udc, è vero (?), ma le idee ce le abbiamo lo stesso. Certo, per dire: queste idee le sintetizziamo e le argomentiamo in post che scriviamo noi, semplici ragazzi, che non abbiamo mai pubblicato un libro, insegnato in un’Università prestigiosa, scritto sui grandi giornali nazionali (io però ho diretto il giornale scolastico del mio liceo, ci tengo che si sappia). Semplici ragazzi, ok, ma che non permettono certo di farsi trattare così, con sufficienza e altezzosità (e non dica che è così, mi ha appena detto che sono come il traffico dopato che si compra su Google, gesùmio).

    Ultima cosa: il partito cresce per gli scarti che ruba agli altri? Lo vada a dire ai volontari e ai militanti che sono stati a Chianciano, quest’anno. Lo vada a dire ai protagonisti di questo articolo (scritto da un giornalista che aveva prima messo in dubbio l’esistenza dei militanti Udc, poi è venuto qui a Chianciano e ha cambiato idea: chissàcomemai) http://www.repubblica.it/politica/2012/09/08/news/udc-42190931/. Buone cose.

  8. aristarco

    La politica di fassina e camusso e quella di casini è quella che ha permesso berlusconi. Renzi che viene criticato perche dice bene cose intelligenti, é l’unica via d’uscita. Ma l’italia cattolica e quella comunista uno che dice “sono bravo” anziché far finta di avere un programma che non applicherà e frutto di mille compromessi, non lo voterà mai. Speriamo che bastino gli altri.

  9. Broono

    Se valgono anche gli ex io direi: Tabacci.
    Lo si può condividere o meno, ma credo che risponda abbastanza alla domanda riguardante un personaggio di competenza vicino all’UDC.
    Poi uno potrà dire che infatti ne è uscito, però insomma è da lì che viene e la domanda quello mi pare chiedesse.
    Ovviamente d’accordo su tutto il resto dell’analisi.

  10. derlokmerlo

    Appluasi per la lucidità di questo post, ma veramente proprio. Ho sempre pensato ciò dell’UDC ma mai ero riuscito a sintetizzarlo con tale semplicità.

  11. wiz.loz

    Condivido parola per parola quest’analisi dell’UDC. E concordo che dice che l’unica opzione per il futuro (eventuale partito di Giannino-Boldrin a parte) sia il PD guidato da Renzi.

  12. bobryder

    Ti sbagli Luca: tolte le cialtronerie giudiziarie, su cui concordo,non è vero che l’udc non ha un programma: il suo programma è quello del Vaticano e,occhio, dico Vaticano e non Chiesa perchè(parte dedicata a Carlo Maria Martini) alcuni esponenti dell’elite cattolica sono più ” a sinistra”(Leggasi:in linea con i dettami del concilio Vaticano secondo e suoi proseliti) dell’udc.E il fatto che il pd,ignavo, sia sempre più spostato al centro e faccia”quello che non c’è”(nei fatti parlamentari,non nei comizi)nei temi etico-sociali ha come logica conseguenza un’alleanza con il pd.Faccio notare che la succitata Bindi è un ex dc ed è Presidente del pd,non una che passava lì per caso; per non parlare del “compare nipote” Letta, filo-pdl.Il fil rouge(si fa per dire) è sempre lo stesso:il pd è oramai un partito di centro, anche abbastanza vegliardo e ingessato e, qualora non intervenga una nuova leadership(e anche il quel caso,non dall’oggi al domani) a modernizzare è destinato, fisiologicamente, a un’alleanza con l’udc.Quello che io auspico e un governo pd-sel e di pietro,con programma progressista vero(dall’economia ai temi etici) che si distingua dall’attuale Governo,Un po’ difficile per chi (Bersani e il suo gruppo dirigente) finora ha fatto lo scendiletto(escluse feste, comizie e talk tv)dell’uomo della Goldman Sachs(Mario Monti).

  13. bobryder

    .LEGGASI:
    “E il fatto che il pd,ignavo, sia sempre più spostato al centro e faccia”quello che non c’è”(nei fatti parlamentari,non nei comizi)nei temi etico-sociali ha come logica conseguenza un’alleanza con UDC”.
    (e non pd come avevo erroneamente scritto: il pd che si allea, beckettianamente, con sè stesso,non eviterebbe il tasso di litigiosità e di centrismo, al suo interno:))

  14. bobryder

    Non vi illudete(lo dico per voi che non lo auspicate ma ancora sperate che non sia così): se Bersani diventa premier riprenderà per filo e per segno la politica montiana.Il tempo sarà galantuomo nel confermarlo.E anche un po’ bastardo.Ma almeno chi ha ora gli occhi aperti,non si straccerà le vesti un domani(secondo semestre 2013).

  15. Pingback: L’UdC è nudo | di Luca Sofri – Wittgenstein

  16. ilbarbaro

    Descrizione pressoché perfetta dell’UDC, ma, proprio per questo, dovrebbe essere facile capire perché Bersani, e con lui buona parte del partito, da Bindi a Fioroni, passando per Franceschini e Letta, vuole allearsi con l’UDC. Quei voti, un partito dall’identità sfumante, ma ancora in certo qual modo precisa, se non altro grazie ai vecchi elettori, non riuscirebbe a prenderli e, per come è fatto e messo il Paese oggi, potrebbero essere moltissimi e determinanti. Sono i voti della CISL prona (o appecoronata) a Marchionne, della CEI e di certi ambienti con cui si dovrebbero intrattenere rapporti inammissibili.
    Renzi, in fondo, viene da lì, tenete presente la sua storia personale, politica e familiare (inscindibili l’una dall’altra). Al contrario di Casini, però, Renzi gioca in casa, lo sa e ne approfitta, ed è questo che mette a nudo il Re.
    È questo il cinismo che ancora rende per molti la politica una cosa sporca.

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  18. Luca

    Rispondo a “Portos” (nomi e cognomi da adulti, neanche nell’UdC):
    1. Non vedo una sola posizione sulla giustizia in quello che scrive: “riforma della giustizia” la vogliono tutti.
    2. E quindi nessuna posizione neanche su questo.
    3. posizioni “variegate” e quindi nessuna posizione del partito.
    4. “rimettere in sesto i conti”: come, non si sa. Privatizzare? Vendere due reti? Una? Una rete senza pubblicità? Una fondazione? Boh.
    Mantengo la mia opinione (informata), mi spiace se ne sia offeso: sui “militanti” e sull’efficienza della macchina non ho mai avuto dubbi, come ho scritto.

  19. Portos

    No, vabbé ma è spettacolo :D

    Innanzitutto grazie per aver sbloccato il commento solo dopo averglielo fatto notare su twitter, probabilmente l’unico non allineato le deve essere sfuggito, sono cose che capitano.

    Sul nome e cognome: lei non ha aperto neanche uno di qui post che ho scritto, se non avrebbe visto il mio nome e cognome o lo avrebbe comunque potuto trovare nel tweet che le ho inviato. Comunque, siamo partiti in 6 con l’argomento dell’anonimato? LOL.

    1. Quindi noi abbiamo individuato i 4 provvedimenti che ci servono e i tempi che secondo noi bisognerebbe seguire, ma non vede nessuna posizione sulla giustizia? (ma quindi se tutti vogliono “riforma della giustizia”, immagino che neanche gli altri partiti abbiano una posizione, no?)
    2. Noto con piacere che la posizione sull’art 18 deve essere: ABOLITELO vs NON ABOLITELO, interessante. Noto quindi che anche Renzi (visto che è stato citato a più riprese, tra i commentatori) non ha una posizione sull’art 18 http://video.repubblica.it/dossier/articolo-18/art-18-renzi-non-me-ne-puo-fregare-di-meno/91376/89769
    3. Capita che una posizione del partito nasca dal confronto con le varie opzioni interne (si, può anche capitare).
    4. I conti si rimettono in linea prima di tutto avviando una spending review interna, tagliando le collaborazioni esterne, facendo pagare il canone: già questo sarebbe tanto. Se parlassimo di privatizzazione (soluzione che mi vede favorevole, ma capisco che questo c’entra poco: noi siamo solo “efficienti militanti” che sbandierano), ora, rischieremmo di andare incontro a un clamoroso flop sul Mercato.
    5. Almeno sulle liberalizzazioni ha cambiato idea. Bene.

    Infine, mi spiace: ma la sua opinione non è “informata” per nulla. Forse, specialmente per la frase sulla “richiesta d’arresto su un sottosegretario Udc” (giornalismo di livello), l’aggettivo da usare sarebbe un altro.

  20. odus

    si dibatte con intensità crescente se il PD debba guardare più a sinistra o al centro, si riflette su quale tra simili relazioni sia più proficua elettoralmente,
    Appunto. Il punto è che sia proficua per il PD.
    Della proficuità per gli elettori italiani, chi se ne frega.
    L’inportante è che il PD arrivi al comando. E si sa che
    ‘u cumannare è megghiu d’u futtiri
    Cosa si farà con gli uni e/o con gli altri, poco importa.
    Certo, tanti tra gli amici più cari qualche vantaggio lo avranno.

  21. leonardo bolognesi

    Ottimo e condivisibile articolo;la similitudine “è come comprare traffico su Google” mi sembra un po’ tecnicistico. Che vuol dire?

  22. uqbal

    Portos/Portonesi, come si chiama evidenzia un problema serio della militanza politica italiana, che io riscontro soprattutto a sinistra, ma evidentemente non solo (sarà poi anche che io guardo più a sinistra che altrove).

    Logica e buonsenso vorrebbero che se si vuole portare acqua al mulino del proprio partito, non bisognerebbe andare in giro per il mondo e per internet a fare gli offesi e i risentiti. Non è una questione calcistica né di fede, bensì un dibattito, pubblico e continuo, in cui un militante dovrebbe aspirare ad avvicinare quanta più gente possibile al proprio movimento e alle sue idee.

    Se Sofri e i suoi lettori si sono fatti un’idea sbagliata dell’Udc, allora si fa buon viso a cattivo gioco e si spiega serenamente dove è che sbagliano. Ma ad uno che sbraita, fa l’offeso e si arrabbia, foss’anche la reincarnazione di De Gasperi, io non lo voto.

    Ma pazienza. Sono sicuro che andremo avanti a pensare alla politica come il luogo in cui un gruppo deve prevalere sull’altro, a tutti i costi, e i vari Portos che militano nei partiti avranno ragione loro. Peccato per tutti gli altri, cioé tutti noi.

  23. RaelIAK

    una domanda (sciocca) per Portos: ma com’è che sul sito di PFC, nella firma in alto “erdinando” è scritto col Mistral?

  24. Portos

    @uqbal.

    Portonesi da dove lo ha tirato fuori? Uhm.
    Il mio obiettivo nella vita non è fare buon viso a cattivo gioco, cospargermi il capo di cenere e chiedere umilmente scusa ogni qualvolta qualcuno si prende la libertà di offendere me e ciò in cui credo. Non dimentichiamoci che in questa fine analisi, l’Udc (e quindi anche io che ne faccio parte) è stato definito alla stregua del traffico dopato su Google (metafora efficace, non c’è che dire).
    Non dimentichiamoci poi, che il lavoro del giornalista è quello di informare, non quello di scrivere analisi di questo livello e in questi termini (la previsione sull’arresto del sottosegretario Udc è la punta del cattivo gusto, però ok): io non ho sbraitato, ma sono offeso sì. Però temo di aver esagerato: in fondo stiamo parlando del post di un giornalista che a ogni rilievo mossogli ha risposto che “io continuo a non vedere nulla”. Ecco, facciamo che apriamo gli occhi, e poi ne riparliamo.

    @RaelIAK.

    Alle domande sciocche non si risponde, per non sembrare ancora più sciocchi – diceva mia nonna. Ha provato a chiedere a Sofri? Magari, nella sua qualità di attento osservatore della politica Udc, conoscerà la risposta.

    Saluti.

  25. Broono

    Scusa Portos, un piccolo suggerimento di metodo (nel merito io poco più su ho suggerito Tabacci e quindi sto a posto con la medaglia del non fazioso):
    Questa cosa Sofri l’ha scritta sul suo blog, non (credo anche) su un quotidiano o in tv.
    Ora puoi essere d’accordo o meno, sentirti offeso personalmente o meno, ma sbagli se lo commenti usando parametri che vanno attribuiti al giornalismo perché qui appunto sei sul blog personale e, tocca farsene una ragione, sui blog personali anche i giornalisti hanno il diritto di metterci quel che pare loro senza il dovere di rispettare logiche o, peggio, etiche professionali.
    E non è raro, oltretutto, che giornalisti anche bravi poi sui loro blog abbandonino i confini e si lascino andare a contenuti e metodi che (o forse proprio perché) loro stessi sanno di non potersi concedere sulla carta stampata.
    L’esempio tipico è la metafora del traffico Google sulla quale mi sembra ritorni infastidito.
    Non sei su un quotidiano e quindi non si sta parlando alla nazione, che in larga parte potrebbe non capire la metafora, ma sul blog personale di uno che ha raccolto un pubblico mediamente composto da gente che la rete la usa/conosce al livello minimo sufficiente per comprendere il riferimento.
    L’avesse scritto su un giornale = sarebbe stato elitario e un po’ snob = criticabile.
    L’ha scritto sul suo blog dove sa che la maggioranza l’avrebbe capita = ha usato uno strumento di comunicazione come qualsiasi altro = non c’è margine per critica.
    Così, un suggerimento visto che mi pare ti stia un po’ arrotolando intorno a virgole che non stanno in piedi e ti stai perdendo l’occasione per discutere il merito che dici essere per te più importante.

  26. Portos

    Ah, ho capito. Siamo su un blog, quindi si può offendere e si deve pure stare zitti. Ok. (mi sembra una posizione lunare, però se lo dite voi, che siete un pubblico “mediamente composto da gente che la rete la usa”, mi fido)

    Sul merito: io avrei risposto, alle critiche di Sofri, il quale mi ha a sua volta risposto, scrivendomi però che continuava a non vedere posizioni. Quindi, altro che merito.

  27. RaelIAK

    @Portos. E allora – porto gentile omaggio alla tua come a tutte le nonne del mondo e alla loro sconfinata saggezza – una domanda da curioso (e da addetto alla comunicazione grafica): com’è che il secondo nome del Segretario, sul suo sito a cui mi par di aver capito collabori, anziché essere scritto “a mano” è composto con un improbabile Mistral?
    [la mia, di nonne, doceva che domandare è lecito e rispondere è cortesia]

  28. Broono

    Uh madò, di legno.
    Ti replico perché sono io che mi sono intromesso, ma poi ne esco perché ho capito la linea e non è per me.
    Non ho detto che qui “noi” (io!) che usiamo la rete sposiamo l’uso del blog per insultare.
    Ho detto che sei su un blog personale e come tale non puoi contestare, come fosse una mancanza oggettiva, l’assenza di obiettività e (quella che per te è) corretta ricerca di fonti.
    Che Sofri ti abbia offeso è una TUA reazione, che però contesti come fosse una SUA intenzione, da cui fai derivare il giudizio professionale sul giornalista.
    Io il post l’ho riletto e da parte mia ci ho trovato solo posizioni e giudizi personali e (a parte l'”ubriaco” riferito all’estremismo di Giovanardi sul quale non mi sento di far altro che condividere) non c’è un solo termine che sia oggettivamente offensivo.
    Poi tu ti puoi offendere pure se leggi “cavallo” ma è un problema tuo, non puoi sostenere che chi ha scritto “cavallo” volesse offenderti.
    Poco mi interessa se io quei giudizi li condivida o meno, se li consideri ben ponderati o meno, documentati o tirati giù dopo una litigata al semaforo con uno dell’UDC.
    Sono posizioni personali derivanti, per quanto mi riguarda, da un percorso per elaborarle che è affare di chi le ha scritte.
    Vuole apparire ai tuoi occhi superficiale, tirar giù tesi elaborate con l’accetta, dire che secondo lui l’UDC è un partito senza linea politica?
    Bon, lo fa, è un blog e serve a questo.
    Doveva documentarsi leggendo i tuoi articoli o intervistando Casini prima di farsene un’idea e comunicarla?
    E’ una (tua) posizione, legittima, mica il cancello per l’abilitazione al perfetto blogger d’opinione.
    A te servono tesi più supportate, ad altri van benissimo così e non vanno a guardare cosa abbia letto/ascoltato l’autore prima di dire la sua.
    Questo per dire che la posizione lunare è un’altra cosa alla quale dai la forma di una cosa che attribuisci agli altri, quando la sostanza è quella di una (altra) cosa partorita dalla tua mente.
    Tu leggi nel post intenzione di offesa e se io difendo la libertà dell’autore (qualsiasi autore) di dire quel che più gli pare, ne deduci che io stia difendendo il suo averti offeso.
    Non c’è né offesa nel post né mio favore eventuale nel mio commento, ma lo stesso tu presenti entrambe le cose come elementi oggettivi incontestabili, intorno ai quali a quel punto sviluppi pure insofferenza e sarcasmo che data l’oggettività degli elementi ti appaiono naturalmente giustificati.
    Ecco, riavvolgi il nastro, chiama Soggettivo quello che stai vedendo come Oggettivo e vedrai apparire magicamente la sabbia mobile dalla quale non riesci a uscire.
    Ciao.

  29. uqbal

    Portos

    Sai che c’è? Che se mai m’era venuto in mente di votare l’UDC, ora so con certezza che non lo farò. Peccato che il tuo, come ogni altro partito, viva solo di voti, nient’altro.
    Quindi agitati e offenditi quanto vuoi e sta’ sicuro: alla fine, quando saranno rimasti alcuni familiari a votarvi (mica tutti!), avrai un sacco di tempo per dedicarti alle liti on-line.
    Che buon pro ti faccia.

  30. Pingback: Il mantra dell’Udc “responsabile” » Piovono rane - Blog - L'espresso

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