Con questo è più facile. Intanto è un disco della ECM, che è l’equivalente di Adelphi tra le etichette discografiche. Ma, come per Adelphi, a vederli da fuori ti sembrano tutti uguali. Venne il sindaco di Roma a un programma tv e parlò del suo libro su un giovane jazzista italiano morto suicida. Uscendo, mi consigliò questo disco di pianoforte. Quelli seri troverebbero scandaloso che io sostenessi che è molto bello perché è lo stesso genere di roba di certo Keith Jarrett o del Tord Gustavsen di cui scrissi un mese fa. Ma oggi quelli seri li stiamo ignorando, d’accordo?
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Vasilis Tsabropoulos – Akroasis
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