No bravery

C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, e si chiamava James Blunt. Finì con la forza NATO in Kosovo. Adesso c’è un suo disco di ballate che promette di partire piano e farsi notare un po’ alla volta, come è capitato negli anni scorsi a David Gray e Damien Rice (non è così bravo, no: ma ci prova). Il disco si chiama “Back to Bedlam” e una canzone l’ha scritta dalle parti di Pristina. Parla del tornare dalla guerra avendo perduto ogni coraggio, e con solo una gran tristezza. C’era già stato De Gregori, certo: ma il ragazzo si farà, ha le spalle larghe.

C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones: Blunt, a dirla tutta, dice di amare i Nirvana e Lou Reed. E soprattutto a lui è andata bene: nel petto ha ancora un bel cuore.

Vanity Fair

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro