C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, e si chiamava James Blunt. Finì con la forza NATO in Kosovo. Adesso c’è un suo disco di ballate che promette di partire piano e farsi notare un po’ alla volta, come è capitato negli anni scorsi a David Gray e Damien Rice (non è così bravo, no: ma ci prova). Il disco si chiama Back to Bedlam e una canzone l’ha scritta dalle parti di Pristina. Parla del tornare dalla guerra avendo perduto ogni coraggio, e con solo una gran tristezza. C’era già stato De Gregori, certo: ma il ragazzo si farà, ha le spalle larghe.
C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones: Blunt, a dirla tutta, dice di amare i Nirvana e Lou Reed. E soprattutto a lui è andata bene: nel petto ha ancora un bel cuore.
Vanity Fair
No bravery
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