Qui si ricorda il pomello dell’input del registratore. Quello per regolare il volume di entrata nelle cassette. Quello che ora non c’è più, perché non ci sono più le cassette e adesso i volumi degli mp3 fanno a botte l’uno con l’altro, malgrado le tarature automatiche. Quello che prima facevi una prova con il disco da registrare, e guardavi le lancette sbattere forte e allora abbassavi il livello dell’input da sette a quattro. E poi ne diventavi un artista raffinato, e sull’intro di “Year of the cat” – sul pianoforte – lo tenevi alto alto per sentirlo meglio, il pianoforte, nella tua cassetta: e poi lo abbassavi dolcemente quando entrava il resto della canzone. Ho visto che Al Stewart ha fatto un disco nuovo. Vado a risentirmi “Year of the cat”, in ricordo del pomello dell’input.
On a morning from a Bogart movie
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