Il pubblico e il privato in casa Mastella, per la penna di Sebastiano Messina
“Una lettera anonima con allegato proiettile è già una vigliaccata. Diventa una vigliaccata al cubo se la destinataria è una donna, come la presidente del Consiglio regionale della Campania Sandra Lonardo Mastella. Si capisce che alla signora Sandra siano arrivati tanti messaggi di solidarietà (ai quali aggiungo qui il mio). Ma, tra i tanti, uno mi ha lasciato interdetto. Quello del ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Il quale, ci informano le agenzie, «ha chiamato la moglie non appena ha appreso la notizia». Essendo il marito della minacciata, ha fatto benissimo (sarebbe stato strano se non l’avesse fatto).
Non accontentandosi del gesto compiuto come consorte, però, l’onorevole Mastella ha fatto diffondere un comunicato ufficiale nel quale precisava che non di una telefonata familiare di trattava, ma di un’attestazione di solidarietà «del ministro della Giustizia e segretario dell’Udeur alla presidente del Consiglio regionale della Campania». Con l’invito a essere «più vicini che mai». Ecco, questo è il punto oscuro del comunicato ministeriale: chi è che si deve avvicinare? La moglie al marito, la presidente Lonardo all’Udeur o il Consiglio regionale della Campania al ministero della Giustizia?
Repubblica