Sing me to sleep

C’è in giro un certo moralismo persecutorio nei confronti del sonno. Sarà la società iperattiva e la filosofia dei risultati, sarà il carrierismo, molti annunciano ogni giorno con fiero vittimismo di aver dormito poco e altri si vergognano al confronto delle loro belle dormite. Pare che meno dormi e più sostieni eroicamente le sorti del mondo: al contrario, se dormi bene e tanto ti devi un po’ vergognare. L’inno di noialtri fieri dei nostri beati sonni è sempre stato “I’m only sleeping” dei Beatles, anche se di solito sono le nostalgie d’amore a far mancare la bellezza di una notte serena. Anche qui ci sono i Beatles – “I’m so tired” – e una bellissima canzone dal nuovo disco di un cantautore americano che si chiama Willy Mason: “I can’t sleep

Vanity Fair

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro