Un ufficio stampa può prendersela comoda, con il nuovo disco di Joni Mitchell. Il ritorno dopo nove anni, il desiderio di dire qualcosa sulla guerra e sullo stato del pianeta (ancora?), i versi ispirati da una battuta del nipotino, la distribuzione affidata alla catena Starbucks, la nuova versione di Big yellow taxi, il superamento della malattia che le aveva tarpato la voce. Tutta roba che i giornali si prendono bell’e fatta, e pubblicano.
Niente di tutto questo è invece rilevante, e i testi di impegno sono persino un po’ banali e deludenti per una come lei. La notizia è invece questa: Shine è un bel vecchio disco di Joni Mitchell, di quelli da avere una poltrona davanti alla finestra e niente da fare mentre si accendono i lampioni.
Vanity Fair
Invecchiare
Abbonati al
Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.
E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.