Ho visto “La guerra di Charlie Wilson”, che esce l’8 febbraio in Italia, e mi è piaciuto. È un film di Mike Nichols, con Tom Hanks, Julia Roberts e uno strepitoso Philip Seymour Hoffman. Parla del sostegno americano alla resistenza afgana contro l’invasione sovietica, con un taglio particolare e leggero, figlio della sceneggiatura di Aaron Sorkin, quello di “Studio 60” e “West wing”.
Il bello del film, soprattutto, è raccontare come l’impresa di battere i russi (e vincere la guerra fredda) sia stata figlia di buone intenzioni e fanatismo e cialtroneria insieme, e abbia portato a un formidabile successo e a catastrofiche conseguenze insieme. I buoni sono dei banditi, e i cattivi fanno cose buone. L’unico parere definitivo e certo è quello sulle disastrose conseguenze del fanatismo religioso, qualunque sia il Dio