Ho letto con pazienza l’appello dei 54 deputati del PD sullo stato del PD e sulle sue prospettive. L’ho trovato molto lungo, molto gergale, molto noioso: le poche cose efficaci che dice potevano essere espresse in un paragrafo. Ma si intuisce una faticosa ricerca di formule buone per accontentare tutti. Mi è sembrato infatti che la sua contraddittoria tesi sulle correnti – le correnti creano problemi, ma ci sono e siamo tutti in una corrente – si riflettesse nella sua macchinosità, e si confermasse nell’intento di contestare l’attuale leadership e compattare tutti gli altri (mi chiedo per esempio come mai avesse solo 54 firmatari: altri non l’hanno voluto firmare? O non gli è stato chiesto?)
Insomma, penso si potesse fare di meglio, penso che si potessero dire cose più concrete, più efficaci e meno generiche: sempre ammesso che l’intenzione di essere concreti, efficaci e meno generici sia un’intenzione condivisa.
Ho anche scritto a Cundari per chiedergli – avevo scoperto dell’appello sul suo blog – cosa ci trovasse di interessante, cosa mi sfuggisse, ma non mi ha ancora risposto.
Ma al di là del valore dell’appello – non vorrei che ora ci trovassimo tutti a dire che le cose non vanno come se ne fossimo tutti irresponsabili: ma solo due mesi fa lo dicevamo solo in tre, quindi meglio così – c’è una cosa che mi è caro far sapere in giro: per quello che ho visto, ci sono dentro la Direzione Nazionale del PD molte persone che non appartengono a nessuna corrente, non vorrebbero mai appartenere a una corrente, e hanno intenzioni generose e limpide. Giudicano e si muovono sulla base di questioni e scelte concrete, e quindi non saranno mai forti abbastanza come una corrente. Solo, non si pensi che le voci che si sentono in questi giorni siano tutte le voci.
update: risponde Cundari:
Quello che secondo me dicono è nelle tre righe che ho citato (e nei rari passaggi simili) che per me, nonostante tutto, non è poco, almeno visto quello che passa il convento. come infatti ti ho detto anche nelle nostre passate discussioni, per me il problema fondamentale del pd sta nella d, e in questo senso mi pare da salutare con tripudio questo sia pur ancora imperfetto tentativo di avviare un dibattito serio sulla questione (ma è solo un primo appello, quindi per forza generico, non è il documento finale – e se questo fosse invece il documento finale, allora sarei pienamente d’accordo con te)