In terza persona

C’è una vecchia canzone dei Waterboys, memorabile band inglese degli anni Ottanta, che si chiama “A man is in love” e racconta teneramente tutto il tempo di quest’uomo innamorato, e che si vede che è innamorato da un sacco di piccoli dettagli e comportamenti traditori, e alla fine della canzone “quest’uomo innamorato sono io”.

Mi è tornata in mente in un mio recente innamoramento per un’altra vecchia canzone che non avevo mai frequentato tanto: si chiama “This guy’s in love with you” e l’ha scritta naturalmente Burt Bacharach (con Hal David). Ha 42 anni e la incise per primo Herb Alpert, più noto come trombettista, dopo averla suonata in un programma tv e averne ricevuto grandi consensi. Poi a quella canzone è successo di tutto, e la cantò anche Fred Bongusto, e Tony Renis in italiano (“Un ragazzo che ti ama”). C’è una bella versione col vocione dei Faith No More e una trascurabile di Noel Gallagher degli Oasis, dal vivo. Come molto Bacharach è anche diventato uno standard jazz e a me è arrivata attraverso una fantastica esecuzione del trio dei Bad Plus. Poi l’anno scorso è entrata nella bella colonna sonora di “I love radio rock” ed è tornata su una nuova breccia. In realtà l’uso della terza persona in questo caso si esaurisce nel titolo, ma citare i Waterboys è sempre un’opera buona.

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