Il mondo è tornato da Robyn Hitchcock

Robyn Hitchcock è su una sua breccia da una trentina d’anni, malgrado non sia mai diventato niente di simile a “famoso”. È un cantautore londinese che ha 57 anni, non c’entra niente con Alfred, ha pubblicato ormai una ventina di dischi con diverse formazioni ed è stimato e ammirato da tutto un suo cospicuro culto. Fuori dal culto non lo conosce nessuno: dentro il culto è pieno di suoi colleghi, che lo coinvolgono spesso in dischi e concerti e lo stesso fa lui con loro. Non contento, Hitchcock continua a scrivere e recitare: è molto amico di Jonathan Demme che ha girato un documentario su di lui e lo ha fatto recitare in un altro paio di film. Adesso ha fatto un disco nuovo, e dentro ci suonano tra gli altri Peter Buck dei REM e Johnny Marr degli Smiths, John Paul Jones dei Led Zeppelin e Nick Lowe. Il disco si chiama “Propellor Time” ed è molto bello: a volerla semplificare, è un po’ folk e un po’ pop, roba di cantautori insomma. Ma così di cantautori che sembra il disco di un giovane emulo dei vecchi cantautori, di quelli che vanno assai di moda in questo nuovo millennio. La bravura di Hitchcock è stata di non muoversi da lì, e ora si trova senza apparente sforzo con un bel disco del 2010.

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2 commenti su “Il mondo è tornato da Robyn Hitchcock

  1. Sir Robin

    Una volta, credo poco dopo il grande successo di “Out Of Time”, i R.E.M. fecero un concerto unplugged, come si dice, in un piccolo pub o qualcosa del genere. Non in quanto R.E.M. ma in quanto Bingo Hand Job. Molto carino, una specie di concerto in incognito. Ricordo che vi partecipava anche Robyn Hitchcock: gli veniva dedicata una canzone ma lui stava in bagno… Insomma un’atmosfera molto amichevole e tranquilla. Ne avevo una cassetta, chissà che fine ha fatto. Ho cercato questo “live” in lungo e in largo, senza successo. Qualcuno ne sa qualcosa ? Quando eravamo waiting for the great leap forward

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