Fede ed etica

Secondo Wlodek Goldkorn l’approccio della Chiesa ai problemi correnti avrebbe bisogno di consigli: e ce ne sono di buoni nel Talmud, e belle storie anche.

La morale di questa storia è semplice: sono gli umani, in un processo dialogico, e non perché c’è uno che decide e comanda, a stabilire le verità della fede.

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6 commenti su “Fede ed etica

  1. MG55

    La tradizione cattolica ha fatto questo per secoli, senza bisogno di prendere lezione dal Talmud (che è in fin dei conti l’equivalente ebraico della tradizione).

    Il problema, su questo concordo, è che sembra esserci paura di mostrare una Chiesa divisa e quindi il dibattito all’interno della Chiesa tende ad essere poco incentivato.

  2. maury

    Il mio parroco mi ripete sempre (scherzando) che la Chiesa non è una democrazia, e secondo me non ha tutti i torti. Ci sono momenti dove prevale una visione collegiale della gestione, vedi il concilio vaticano II, altri dove prevale una gestione monocratica. In questo momento la Chiesa ha una gestione monocratica e pessimista del mondo. Sembra che si abbia fiducia in Dio ma paura degli uomini. A mio avviso è una contraddizione, ma ora come ora la situazione è questa. Ha ragione MG55 quando dice che si ha paura di mostrare il dibattito all’interno della Chiesa; tuttavia questo c’è e io sono convinto che nel lungo periodo le ragioni per una chiesa più “umana” prevarranno.

  3. piti

    La mia opinione, non solo a proprosito della Chiesa, ma di tutte le istituzioni (per esempio, gli Stati) è che le guide o classi dirigenti illuminate e democratiche di tali istituzioni tollerano anche gli arcigni fautori delle chiusure reazionarie e antidemocratiche.
    A una certo punto, gli arcigni antidemocratici prendono il potere dentro l’istituzione e però (ovviamente) non tollerano chi sostiene idee aperte, rispettose, democratiche, relativiste. I quali Diciamo democratici a quel punto non riescono più a riconcquistare il potere.

    Da Giovanni XXIII è quello che in somma sintesi è capitato in termini di dialettica democratica dentro la Chiesa.
    Di già che ci sono, osservo che è capitato (con i limiti e le differenze del caso) anche in Italia.

  4. Alessio Breviglieri

    La dottrina cristiana (cattolica) non è semplicemente rivelazione. E’ interpretazione di testi considerati come rivelazione. Questo processo interpretativo ha una lunga storia che parte dai padri della chiesa e arriva fino ad oggi.
    Solitamente la chiesa tenta di occultare il processo interpretativo, che ha avuto uno sviluppo dialettico, perchè non si deve dare l’idea che i contenuti dogmatici di fede siano stati determinati da uomini.
    Ciò che dovremmo stabilire è se sia possibile mostrare pubblicamente l’elemento, umanamente mutevole, della dialettica senza snaturare la chiesa cattolica.

    Io credo che sia impossibile, il catechismo cattolico si scioglierebbe in una miriade di professioni personali di fede. Se vuole aver potere la chiesa deve occultare le sue contraddizioni (magari per salvare delle anime, come scopo finale!). Questo però è il consiglio di un avversario.

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