La moralità del riscaldamento globale

Mi ero chiesto quattro mesi fa chi sarebbero stati i primi politici italiani a capire che lo scetticismo sul cambiamento climatico può pagare in termini di consenso. Dopo le battute di Berlusconi della settimana scorsa, eccoli qua.

La mozione – firmata dai senatori D’Alì, Possa, Fluttero, Viceconte, Izzo, Sibilia, Nespoli, Vetrella e Carrara – prima mette in discussione “la serietà e la correttezza nella divulgazione dei dati forniti dall’IPCC, nonché la moralità di alcuni suoi principali esponenti”. Poi, mentre la commissione parlamentare inglese conferma l’allarme legato al caos climatico, parla di “tesi catastrofiste basate sui contenuti dei rapporti Onu-Ipcc e di alcuni studiosi inglesi alle quali gli altri governi si sono criticamente accodati condividendo analisi, oggi rivelatesi errate e non sufficientemente supportate dal dato scientifico”. Infine invita a far saltare l’obiettivo europeo al 2020 di una riduzione del 20 per cento dei gas serra, di un aumento del 20 per cento dell’efficienza energetica e di una quota del 20 per cento di energia da fonti rinnovabili richiedendo “l’attivazione in sede di Unione europea della clausola Berlusconi nel senso di dichiarare decaduto, in quanto non più utile, l’accordo del 20-20-20”.

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9 commenti su “La moralità del riscaldamento globale

  1. diogene

    Si’ la mozione mozione di cui parla repubblica e’ datata 25 febbraio

    http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=459323

    ma sembra che questa sia la posizione della maggioranza da almeno un paio di anni.

    http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=404347

    Da una rapida occhiata al sito del senato, mi pare che le occupazioni piu’ diffuse tra i firmatari delle due mozioni siano: avvocato, imprenditore, dirigente di partito. Forse anche in questo caso ci stava il link a “da’ retta a un pirla?”

    Per inciso, per chi e’ interessato alla questione un paio di settimane fa l’economist aveva un lungo articolo sulla scienza dei cambiamenti climatici.

    http://www.economist.com/displaystory.cfm?story_id=15719298

    Qualche giorno fa sul new york times krugman parlava di economia e cambiamenti climatici.

    http://www.nytimes.com/2010/04/11/magazine/11Economy-t.html

  2. Manfredi

    Il problema di fondo e’ che per avviare un processo che permetta al paese si realizzare una “green growth”, il Governo ed il Parlamento dovrebbero essere in grado di definire una strategia e attuare delle politiche. E ancor prima ricordarsi che si può crescere.

  3. Pingback: Links for 15/04/2010 | Giordani.org

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