D’Alema a Sallusti, a Ballarò. E non è stato divertente.
“Vada a farsi fottere”
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(pero’ son quasi daccordo a rifiutarsi di prestarsi sempre a paragoni iprocriti e approssimazioni. Il Giornale sa bene che una volta gettata l’ accusa e discreditata la persona, il dubbio rimane)
Stavo per segnalartelo in tempo reale…
Fabrizio
Una pipì fuori dal vasino.
Dai dai, un po’ mi son divertito.
geniale far partecipare alla trasmissione D’Alema quando l’argomento principale è “le case che i politici non pagano”
Visto Dalema stasera e Bersani l’altrasera a ballarò, c’è una speranza. Se continuano, da dx e sx, dirgliene di tutti i colori forse si svegliano. Forse incominciano a metterci un po’ di carattere. (ma non mi illudo)
Pingback: D’Alema a Ballarò mette tutti d’accordo « Loriscosta's Weblog
Ormai “ballarò” è diventato “barbarico” (senza alcun riferimento, ovviamente). Non è più una trasmissione utile a comprendere. E’ molto simile ad una Plaza de Toros, con la differenza che tutti infilzano tutti.
Lungi da me l’idea di difendere Massimo D’Alema, ma ieri sera Sallusti è entrato a gamba tesa ed è stato disonesto intellettualmente. Ha accomunato fatti tra loro non confrontabili.
Ha lanciato una bombetta puzzolente che non ha permesso di approfondire oltre.
Ormai i giornalisti (molti, sia a dx che a sin), appaiono competitor politici. Non fanno più domande ascoltando le risposte. Ma propongono (impongono?) solo la loro opinione.
Ciao
Marzio
ma perché non si dovrebbe difendere d’alema? è stato attaccato con un colpo basso a dir poco indecente e ha perso le staffe. lo accusano sempre di essere freddo e distaccato, e invece ieri ha mostrato passione. certo gli è scappato l’insulto (e anche lui se ne sarà pentito) ma la provocazione di sallusti è stata indegna e meschina.
Però ha mantenuto il “lei”.
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Condivido pienamente l’invito formulato dal sig. D’Alema che finalmente ha mostrato passione e senso della misura. Va bene così, altrochè. Se sono provocatori si meritano di essere apostrofati,
dicevo rovocatore, aggiungo spregievole…
prima dell’insulto d’alema è stato attraversato da un lampo di furia assoluta. ha alzato la voce perdendo totalmente il controllo dei muscoli facciali. e poi anche lui si è incartato nella moda televisiva del momento: l’anafora, detta anche l’espressione disco rotto. dio, a pensarci bene saranno anni che l’hanno sdoganata prima sgarbi e poi brunetta. mi è piaciuto floris che ha virtualmente ruotato la manopola del volume, sfumandoli.
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D’Alema si è infuriato per la disonestà argomentativa, non perché si sia sentito parte in causa.
Il peggior male di questi anni è proprio questa disonestà nel parlare: come mettere a confronto due situazioni così diverse? Non è onesto, oggettivamente non è onesto.
Oggettivamente fa schifo che gente del genere appartenga all’ ordine dei giornalisti, che questi uomini piccoli abbiano ascolto e dignità.. che tempi!