O che non si capiscono. Repubblica ospita nella pagina delle lettere, oggi, una precisazione che mi ha incuriosito per via di questa storia di cui si era occupato il Post.
Nell’articolo sulla decisione di Banca Mediolanum di non acquisire più Banca Sara, (del 19 luglio), Massimiliano Ermolli è indicato come “commissario straordinario dell’Aci, che controlla Sara Assicurazioni”. Non è così. Ermolli non è stato nominato commissario ed è l’Aci che controlla Sara.
Roberto Miceli
Ufficio stampa Aci
Voi la capite? Si contesta che l’articolo abbia scritto “dell’Aci, che controlla Sara Assicurazioni”, sostenendo che “è l’Aci che controlla Sara”.
E poi si dice che “Ermolli non è stato nominato commissario”: notizia però riportata ampiamente da mesi da tutta la stampa e mai smentita. la carica di Ermolli è indicata anche sulle comunicazioni ufficiali del GP di Monza, che all’ACI fa capo. E sui siti lombardi dell’ACI. Eppure l’ufficio stampa ACI oggi dichiara che quella carica non esiste, e Repubblica conferma la precisazione.
Secondo me pensano che il pronome relativo “che controlla Sara Assicurazioni” sia riferito a Ermolli e non all’Aci (“commissario straordinario … che controlla Sara” e non “…dell’Aci, he controlla Sara…”). E quindi specificano che Sara è controllata dall’Aci e non da Ermolli.
Se fosse così ci sarebbe da sospettare uno stupendo lapsus.
Concordo con Luzzatto: quelle virgole sono fuorvianti e fanno sì che il pronome relativo anziché con ACI si coordini con Ermolli. Quasi quasi direi che è un bene che sia nato l’equivoco: l’autore dell’articolo imparerà a essere più parsimonioso e preciso con i segni di interpunzione e Miceli imparerà che, a volte, a voler puntualizzare, si finisce con lo sputare in aria.
Bastava un “la quale” al posto di “che”.
Eppoi forse Ermolli “non è stato nominato commissario” perchè un po’ già lo era alla nascita.
Pingback: Links for 22/07/2010 | Giordani.org