Questi sono i capi delle due più grandi aziende editoriali del paese, nelle pose e nelle mises in cui hanno scelto di farsi fotografare in questi giorni, uno su Chi e l’altra sul Corriere della Sera. Sono entrambi figli del capo del Governo.
La nuova classe dirigente
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L’uno mentre trattiene orgogliosamente il respiro; l’altra … boh, forse non è più nemmeno in grado di respirare.
E secondo me lei è pure la predestinata alla successione al trono di Primo Ministro. Pensateci…. la saga non puó continuare in altro modo: B Presidente della Repubblica e lei donna e giovane di successo a combattere i comunisti. E chi la batte!
Luca! sono i figli dell’apparire, di colui che ha creato l’impero dell’illusorio e del volatile allo scopo di rendere concreto e duraturo il suo potere.
Ha orientato l’immaginario collettivo italiano verso le pose che superano i contenuti nell’attimo fuggente, ma penetrante dell’apparire in TV: il “viaggio” alla Mecca di noi occidentali.
Massimo codognello, la vogliamo smettere con questo becero antiberlusconismo?
@Andre
Hai me, anch’io vittima di un illusione!
E’ certamente sconveniente guardarsi intorno e adirittura descriverlo, mi scuso.
Questa è un po’ cattiva, una foto vuol dire tutto e niente, poi commentare lasciando ai lettori il compito di ricostruire un’interpretazione (cosa che si può fare solo a partire dalla supposta conoscenza delle tue idee, politiche o estetiche)invece di dirla esplicitamente, è abbastanza subdolo.
Però è molto divertente.
Poi c’è sempre l’eventualità che loro avessero previsto, all’interno di una più ampia strategia, che la reazione a queste foto potesse essere negativa come la tua per certe persone, positiva per altre (che so, un patito di body building). Quindi c’è la possibilità che tu stia facendo il loro gioco.
Pingback: Sofri suorina bacchettona « daw
Be’, considerando l’eta’ di entrambi, soprattutto la sua, sono in ottima forma. E non ci sarebbe nulla di male. Apparire bene non vuol dire per forza essere stupidi. Non e’ che uno debba per forza apparire brutto e sciatto per essere intelligente.
Anche Aznar si fece fotografare col fisicaccio. E’ stato un brutto Primo Ministro per quello?
la sua di lei, volevo dire.
Fossero persone sconosciute, dalle foto giudicherei lei come una donna dotata di una certa vanità (ma nei limiti della decenza), mentre lui sarebbe indiscutibilmente un poser, uno di quei mangiafighe da social network che tanto vanno di moda di questi tempi.
Hanno scelto di farsi fotografare in quelle pose, con la minigonna, il tacco 12 o il costumino aderente. Non sono foto rubate, sono volutamente in posa, c’è differenza. Io ci trovo un po’ di cattivo gusto nella scelta delle immagini, sembrano due persone un po’ volgari. Diciamo che i “capi delle due più grandi aziende editoriali del paese” uno se li immagina un po’ diversi.
Se non altro perchè “capo di una delle più grandi aziende editoriali del paese” è una definizione importante, mediaset e mondadori rappresentano una fetta consistente della cultura e dell’immagine dell’Italia. Ecco, forse sì, il problema è proprio quello: il paese lo rappresentano bene.
si dice coatti.
pezzenti arricchisciuti, dalle mie parti.
0, dico zero, gusto.
chi si espone, in posa, io personalmente non lo stimo.
ma, oggi qui, in Itali è roba ormai all’ordine del giorno.
Curiosamente non ho trovato qui alcun sottile sarcasmo quando l’amatissimo Obama (altro che capo di un’azienda editoriale italiana) si è fatto fotografare a petto nudo al mare (sì, si è fatto fotografare, non erano paparazzi, non è che uno paparazza il presidente degli Stati Uniti così). Certo, aveva addominali meno scolpiti di Piersilvio…
sarò di stampo coatto anch’io ma non capisco il senso del commento. Il Piersilvio sembra essere stato fotografato con un teleobiettivo… e Marina ha un tailleur. Forse discutibile, ma non mi intendo di moda femminile.
parlate parlate, tanto lui ce l’ha piccolo, è lampante
@ marcello saponaro:
coatto non è il fatto di farsi fotografare quando sei “solo” marina e piersilvio;
coatto è l’aspetto dei due, di sicuro. 0 gusto;
coatto è quello che rappresentano, nell’immaginario, e quello che il padre rappresenta;
Non possiamo giudicare da una foto le capacità di leadership dei due figli d’arte.
La mia esperienza è che difficilmente gli eredi di una personalità di tanto peso riescono a raggiungere un equilibrio fra maturità/saggezza interiore e serenità nei comportamenti e nell’esercizio di un potere quasi sempre troppo velocemente “ereditato”.
Ma, se ci fosse, sarebbe soprattutto un problema per il loro futuro.