E poi passiamo ad altro

La situazione di Adro mi sembra molto semplice. Ci sono due competenze sulla correzione del guaio compiuto. Una è quella del Ministero dell’Istruzione: che giustamente ha detto che una scuola non può ospitare i simboli di un partito; l’altra è quella del Ministero dell’Interno: che si è limitato a qualche pigra obiezione, ma dovrebbe sancire che un potenziale seggio elettorale non può ospitare i simboli di un partito. A quel punto il sindaco obbedisce e fa rimuovere quei simboli, visto che la responsabilità è sua. Se non lo fa, contravviene ai suoi doveri, e il Ministro dell’Interno provvede a sospenderlo. Fine.
Funziona così, anche col federalismo.

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7 commenti su “E poi passiamo ad altro

  1. antipop

    Momento: intanto il Ministro dell’Istruzione doveva intervenire subito, non prima dichiarare che “tanto la scuola è piena di simboli di sinistra” e poi, vista la mala parata, dire “giustamente” che i simboli di partito non ci devono essere. Quindi già, secondo me, non ci siamo tanto col ragionamento.
    In secondo luogo, il Ministro dell’Interno dirà che i simboli vanno rimossi (almeno me lo auguro): ma, come riportate anche sul Post, l’operazione avrà un costo che a questo punto dovrà ricadere – se non su Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale – come minimo sulla comunità di Adro, e mi piacerebbe assai vedere da dove arriveranno i dindini necessari, e da che voce di bilancio saranno prelevati.
    Dunque prima di “passare ad altro”, mi piacerebbe che la storia avesse anche una sua fine pubblicata sui giornali con nomi, cognomi ed importi, per il pubblico ludibrio (almeno il mio).
    Tanto perchè anche quelli che non sono “di sninfa” sappiano con chi hanno a che fare.

  2. franco

    Cominciamo a dire che in qualunque paese un tipo del genere non sarebbe sindaco, e quand’anche, non credo che si permetterebbe di dire quello che questo signore va blaterando.

  3. massimo codognello

    Caro Luca, proprio così: “E poi passiamo ad altro” nel senso che non è certo finita la faccenda di Adro, come giustamente ci fa notare Antipop, mentre la fertile fantasia al potere avrà escogitato nuovi effetti speciali per suggestionare il tifo contrapposto mentre il Paese cade a pezzi.

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