In un’inedita signergnaks tra vecchi media, nuovi media, bloggers, anchorwomen e socialcosi, stasera alle 21 sulla 7 (totalino 28) tornano le Invasioni Barbariche e vanno online in streaming in diretta su Facebook sotto l’accorta guida di Gianluca Neri. E ci sono Morgan e Renzo Bossi, pure.
La tv, la rete, mia moglie, eccetera
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ho visto le interviste di morgan sia a le invasioni barbariche che, piu’ recentemente, a l’era glaciale.
davvero insopportabile. non lui sempre, intendo, proprio in quelle interviste.
fastidioso: “ehi, lo vedete?? io vado a mille, mentre voi a 50!! ehi, io ora sono qua, ma dopo sono la e voi siete ancora qua, ma forse nessuno di noi e’ qua, e siamo tutti la'”.
no, vabbe’, cosi’, per dire.
finalmente torna le invasioni barbariche, l’unico programma che guardo in tv (e il post e’ l’unico giornale che leggo; mi dovreste adottare in famiglia; occhio che sono dalemiano fracico)
ho visto l’intervista a renzo bossi.
prima di vederla pensavo fosse un cretino; ora ne sono certo.
che destino infame quello che ti mette davanti renzo bossi per presentartelo e dirti che è quasi certo che costui te lo ritroverai innanzi per molti molti anni a venire senza che tu possa farci un beneamato.
Ah, e in prime time col sorriso sulle labbra, pure.
olio di ricino mediatico. poi dice: il brain drain…
Se era una trappola per lui, è stata troppo sofisticata per riuscire; le trappole si costruiscono sul contorno della preda.
Se era un tentativo di sminuirlo, è stato un boomerang; è riuscito a uscire da ogni tentativo risultando adeguato.
Sofisticata nel senso che ogni domanda era una preprazione di affondo (così è apparsa), mai però seguita dall’affondo che la giustificasse.
“Papà ti guarda”? (ti ha dato il permesso?)
“Nemmeno glie l’ho detto” (1-0 palla al centro)
“Tre valori in cui credi” (se sai cosa sono)
“Onestà”
“Ne mancano due” (non sai cosa sono)
“Onestà vale su tutto” (2-0 palla al centro)
“Perché quel giorno hai gridato Padania Libera?”
“Papà era morto e rinato, da figlio mi commuovo ancora oggi” (3-0 prova a dirmi qualcosa sull’emozione del momento)
“E dicci ‘sti confini della padania” (è storia reale, no?)
“Pure la toscana”
“Ma allora cambiano continuamente!” (quindi la storia è bufala)
“Stanno venendo da noi pure le regioni rosse, quindi quelli sono i confini” (4-0 quelli che si sentono padani sono pure di più di quelli che diciamo noi)
“Perché non canti l’inno?” (facciamo arrabbiare papà)
“Schiavi di Roma no”
“Sempre Roma ladrona?” (siete a roma anche voi)
“no, il problema è la parola schiavi: di nessuno”
5-0, mediaticamente: Cappotto.
E ha 22 anni.
E lo dico da sinitra.
Da dove comincia a diventare evidente che pure stanare un cretino pare diventata un’opera titanica.
Se invece l’intenzione era solo fare un’intervista a un politico, una obiettiva e onesta intervista a quello che volente o nolente “ce lo ritroveremo davanti per molti anni senza poterci fare un beneamato”, sfugge il perché della scelta del personaggio.
Non è che l’alternativa al non poter far nulla per non essere governati in regione da un 22enne pluribocciato, sia l’aiutarlo ad apparire meno cretino.
Stanarlo? Chi più di lui potrebbe essere intriso di retorica leghista? Le rispostine ad hoc le ha nel sangue, le respira dalla mattina alla sera, sono assolutamente irriflesse.
No, il problema non è lui, il problema è chi ce lo ha messo, è (come diceva Petrolini) chi non lo butta di sotto.
E’ tutto molto frustrante e pensare al dopo B fa già venire la scarlattina.