“Chi c’è dietro Fini, secondo te? Son quelli che sono dietro alla D’Addario”, dice il personaggio letterario del giorno, questo Rinaldo Arpisella portavoce di Emma Marcegaglia, nella telefonata con Nicola Porro del Giornale. “Un cerchio sovrastrutturale”, dice.
Ma che accidenti vuol dire?
L’uomo forte si chiama Rinaldo Arpisella ed è la guardia del corpo del numero uno degli imprenditori nel mondo dell’informazione. Un passato da cronista, Arpisella è uno di famiglia: vive in simbiosi con la Marcegaglia, ma ha anche un filo diretto con il padre Steno. Autentica macchina da guerra, incline a vedere complotti ovunque e dotato di una memoria da elefante, è temutissimo dalla struttura e detestato dagli imprenditori, che finiscono per attribuirgli anche gli articoli di giornale (pochi, per la verità) nei quali non riesce a mettere lo zampino. Se non è sempre accanto alla Marcegaglia èsolo perché lui ha una fifa blu di volare, mentre lei adora i jet privati e gli elicotteri.
(dall’Espresso del 20 maggio scorso)
Ciao Luca, mi permetto di raccontarti una storia.
Anni fa facevo il cameriere in una pizzeria. Un giorno avvicinandomi ad un tavolo dove stava seduta una famigliola, notai un topo. Sì, un sorcio stazionava sulla traiettoria tra me e il tavolo. Con passo sicuro mi avvicinai sperando che si togliesse, ma non solo il topastro rimase al suo posto, in aggiunta, in quel mentre, il bambino seduto al tavolo se ne accorse e iniziò a strillare: “mamma, guarda lì, c’è un topo!” . A quel punto mi avvicinai e cercando di scacciare la bestia con una pedata commentai: “il bambino ha fame”. ma il bambino insisteva: “un topo, un topo!”. e io, come se nulla fosse: “ecco le vostre pizze, una capricciosa per il piccolo capriccioso…” Finché anche il padre lo vide: “cazzo un topo” e la madre “un topooooooooo”.
Perchè ti ho raccontato questa storia? perchè forse davanti a te c’è un topo. Sei proprio sicuro di non sapere “che accidenti vuol dire?”
Notizia che non lo era: Breszny legge Sofri.
el Topo sovrastruttrale
Certo le parole di Arpisella potrebbero anche essere state dette in un attimo di “cazzeggio”. E tuttavia a sentire l’audio dell’intercettazione (Arpisella stesso appare un po’ in difficoltà) e a giudicare dal modo brusco in cui Porro (stranamente poco curioso) taglia rapidamente la telefonata sul più bello, qualche sospetto inquietante appare lecito.
Mi chiedo: non sarebbe il caso, stile 10 domande di Repubblica, di chiedere a gran voce, ogni giorno, a Rinaldo Arpisella di fare nomi e cognomi degli abitanti dell’infernale “cerchio sovrastrutturale”?
Perché non facciamo partire un tam tam mediatico sulla questione?
A me sembra che la vicenda possa meritare più di una mera curiosità.
A voi no?
Le intercettazioni nel caso Marcegaglia. Arpisella: chi c’è dietro Fini e la D’Addario?