I finiani voteranno la sfiducia

Ci sono pochissime cose che escluderei dal novero delle possibilità nella politica italiana, che ci ha abituato a essere capace di tutto e di non porre praticamente nessun limite alle possibilità. Tra queste pochissime, per esempio, mi sento di escludere che Montezemolo metta in conto di presentare una sua lista alleata con il PdL, eventualità che ho sentito citare ieri: o almeno, se anche ci abbia pensato, mi sento di escludere che avvenga, perché ci sono retromarce che nemmeno l’indulgente opinione pubblica italiana consentirebbe. E per la stessa ragione, escludo che i finiani non votino la sfiducia al governo il 14 dicembre. Dai. Non può succedere. Hanno già di fatto e a parole sfiduciato questo governo in lungo e in largo, sta scritto nel marmo, è sostanzialmente la ragione fondativa di Futuro e Libertà. Se anche in una riunione qualcuno evocasse questa possibilità, ci saranno altri dieci che senza neanche guardarlo diranno “dai, dai, non si può…”. Prendo il fatto che se ne parli come un altro modo per passare il tempo da qui al 14 dicembre, ma non è seriamente ipotizzabile che nella testa di Fini ci sia una possibilità del genere. Rimuoviamola dagli scenari e dalle chiacchiere e concentriamoci sul dopo.

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10 commenti su “I finiani voteranno la sfiducia

  1. layos

    Questo salvo che il “cattivo odore” che arriva da oltre confine (che si chiami Wikileaks o rischio contagio sul fronte speculativo) non costringa Berlusconi a battere in ritirata e si renda inevitabile la creazione del famoso “governo di responsabilità nazionale”. A quel punto il voto di sfiducia sarebbe solo un modo per farsi dare dei “traditori” per i prossimi 10 anni di campagne elettorali.

  2. Saverio Fulci

    E se i finiani votassero la sfiducia al Governo solo per la loro mozione e non per quella presentata dal PD? GOverno salvo ma sotto ricatto…. nuovi scenari

  3. Raffaele Birlini

    Ma Fini cosa farà quando, prima o poi accadrà, governo tecnico d’emergenza per la salute e il sostentamento democratico finalizzato alla gestione della crisi e alla stesura della nuova legge elettorale, insomma quand’anche dovessimo subire le fetecchia di un governo armata brancaleone tutti contro uno, che tutti quelli passati sono stati usati per fare le peggiori porcherie, tipo il 30% di svalutazione dalla sera alla mattina Amato o l’ingessato Dini che stava in piedi a calci… Voglio dire, ammesso che sia disposto a fare il kamikaze per far mancare la fiducia, sarà anche disposto a sostenere il colpo di mano del governicchio? E quando si va al voto quanto pensa di prendere? Il 20%? O il 2%? Sarà la coppia Fini-Casini, sperando non finisca per assomigliare a un duo comico, o a un trio se arriva pure Montezemolo a rifare il partito di centro, che ci manca proprio una balena bianca in mezzo alle scatole, nuova di zecca e pronta a traccheggiare e giocare all’ago della bilancia. Chi si ricorda i tempi del pentapartito si mette le mani nei capelli, altro che festeggiare e inneggiare a Fini, magari la stessa gente che paragona Roma bloccata dagli studenti al Cile militarizzato di Pinochet. Mah, mi sembra tanto un masochistico muoia Sansone con tutti i filistei, solo che i filistei che ci rimettono siamo noi italiani, mica qualcun altro, per cui non c’è da stare allegri di fronte a un’eventuale sfiducia il 14.

  4. layos

    Oggi però hanno fornito un assist al governo senza precedenti annullando i lavori della Camera fino al 14 compreso il voto su Bondi. La sfiducia individuale al ministro sarebbe dovuta servire come banco di prova. Tutti i parlamentari impaniati nel guado fra PDL e FLI e altri vari cespugli filogovernativi avrebbero potuto toccare con mano che una maggioranza alternativa alla Camera c’e’. Ovvero il motivo opposto per il quale, irritualmente, Berlusconi avrebbe voluto che il voto di fiducia venisse votato prima al Senato.

    A me sembra che questo estenuante rimpiattino abbia in serbo esiti tutt’affatto imprevedibili.

  5. dan.galvano

    Difficile ricordare bizantinismi come quelli a cui stamo assistendo in questo periodo.
    Un governo virtualmente sfiduciato e un parlamento bloccato per 13 giorni.
    Continua a sfuggirmi il senso.

  6. Donato80

    Io non ho fiducia di nessuno e su nessuno metto la mano sul fuoco, anzi su uno ce la metto : io.

  7. AzzurroSoda

    Infatti…potevano servirci l’antipasto della sfiducia al Ministro, e invece….io non ci scommetterei sulla sfiducia immediata, aspetterei fino all’ultimo, altro che dopo! Altro che dopo!

Commenti chiusi