Sposerò Simon Le Bon

C’è un disco nuovo dei Duran Duran. Che uno può alzare le spalle, come si fa con le riapparizioni delle band degli anni Ottanta: però i Duran Duran, esaurito abbastanza rapidamente il loro periodo di auge planetaria, ebbero poi un percorso di qualche crescita e originalità piuttosto che sedersi del tutto sulle quattro melodie (due delle quali neanche melodie, tipo “uàilbòis!”) che avevano funzionato in quei primi dischi. E lo pagarono abbandonando rapidamente le luci più forti sulla ribalta, ma ne furono ricompensati sopravvivendo a livelli più che dignitosi nei volatili andamenti del pop dei decenni successivi: e a un certo punto infilarono di nuovo una supercanzonetta come “Ordinary world”. Ora c’è un disco nuovo dei Duran Duran: è forse ancora meno creativo dei precedenti, ma si fa ascoltare. Robetta, piacevole, che conosce un trucco: quello di rifare praticamente uguale “Hold back the rain”, che insieme a “The chauffeur” era una delle cose migliori e meno inflazionate del leggendario disco “Rio”. La nuova versione di “Hold back the rain” si chiama “Blame the machines”. È meno bella, ma fa l’effetto madeleine, e ognuno torna a sentirsi i suoi dischi preferiti dei Duran (ne hanno fatti tredici, a questo punto): i miei sono “Big thing”, “Liberty” e il “Wedding album”.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro

8 commenti su “Sposerò Simon Le Bon

  1. Ludovico

    Ma sai che alla fine Ordinary Word era musicalmente complicatissima?

    Quando rifacevo gli accordi delle canzoni alla chitarra andando ad orecchio ce ne erano solo due che non mi riuscivano.
    Paranoid Android e Ordinary World.
    Non sto facendo paragoni, ovviamente.

    Una supercanzonetta, ma musicalmente geniale.
    Ma la migliore (e il miglior video) rimane Electric Barbarella…

  2. Mark

    Dissento. “All You Need is Now” è un gran disco. Liberty, con le lodevoli eccezioni di “My Antartica” e “Serious”, è piuttosto loffio.

  3. S.ara

    Sono perfida: dal soggiorno ho urlato fin in camera da letto dove Dave si è già messo a dormire (è l’una di notte):”c’è un commento di Sofri sui Duran!”. Si è alzato, (no, dico, si è alzato, è uscito dalle coperte!) ed è corso qui dettarmi il suo, di commento:
    SEGNALEREI ANCHE GLI ALBUM DEGLI ARCADIA (LE BON-RHODES-R. TAYLOR CON OSPITATE VIP TIPO STING E D. GILMOUR) CHE CHIUDE IL CAPITOLO DEL SOUND ANNI 80 DEI DURAN DURAN apri parentesi (JOHN E ANDY TAYLOR NELLO STESSO MOMENTO CON R. PALMER E STEVE FERRONE DAVANO VITA AI POWER STATION).

    Segnalo che il personaggio, tirò giù me dal letto, una volta, urlando come un ossesso, mi ero veramente spaventata, e lo trovai in mutande a ballare e urlante “Planet Heart dei Duran su radio popolareeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!”.

    VOI, non siete normali…..

    S.ara

  4. Luca

    No, su Arcadia e Power Station non vi seguo. Tentativi di sdoganamento, buone intenzioni, non ne rimase niente.

Commenti chiusi