Notizie che non lo erano

Mercoledì un giornale scandalistico americano, il National Enquirer, ha pubblicato delle foto di un uomo di spalle che entrava in una clinica oncologica in California, sostenendo che si trattasse di Steve Jobs, il fondatore ecapo di Apple, da tempo malato di cancro. L’uomo nella foto sembrava molto malconcio, e sulla base di quella foto di spalle il National Enquirer ha chiesto il parere di uno specialista che ha dichiarato che l’uomo nella foto è in uno stadio terminale della malattia e potrebbe avere solo sei settimane di vita. Questa valutazione già molto approssimativa e superficiale è diventata un titolo sui giornali e i siti di news in mezzo mondo, e anche in Italia: “Stebe Jobs ha sei settimane di vita”.
A parte il fastidio per questa poca attenzione ai fatti e alle verifiche, qualcuno ha anche messo in discussione che quello nella foto fosse Jobs, mostrando indizi e contraddizioni sospette. Il National Enquirer, come i giornali e i siti del suo genere, ha indovinato inevitabilmente qualche notizia nella sua storia ma ne ha pubblicate anche moltissime di false. Ieri poi la Casa Bianca ha diffuso una foto di una cena del presidente Obama con imprenditori della Silicon Valley a San Francisco, e in quella foto compariva di spalle anche Steve Jobs: in condizioni apparentemente migliori dell’uomo della foto, e in ogni caso presente a una cena con molti ospiti.
Qualunque siano le condizioni di salute di Jobs – e che non siano buone si sa a sufficienza – forse sarebbero opportune una maggiore prudenza, una maggiore discrezione, un maggiore rispetto. Se non dal National Enquirer almeno dai giornali che non vogliono essere definiti scandalistici.

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9 commenti su “Notizie che non lo erano

  1. mirkop82

    Giusto per capire da “utente/consumatore”: non è che questa superficialità che a volte si riscontra in certa informazione (per non parlare di quella su web in certi casi) è data dall’utilizzo di personale scarsamente pagato (o sotto pagato), quindi a volte anche non all’altezza? Personale che, vista l’entità del valore attribuito al loro lavoro, si limitano a dei “copia e incolla” pedissequi?

  2. mirkop82

    ok dai, lasciamo perdere la grammatica quando si è interrotti enne volte nella scrittura del post ;)

  3. johndoe

    E quindi…un direttore professionista e ben pagato, dopo aver valutato le cose, decide di pubblicare immondizia prodotta da sottoproletari affamati dai tycoons.
    Se ho seguito bene il filo del ragionamento di mirkop82, è qui che si spezza l’equilibrio, e avremmo trovato il problema dell’informazione corretta.

    Ok, e parlare invece di scelte consapevoli e scandalistiche, che peraltro vendono benissimo, che ha che non va? Senza essere profondi, era anzi solo per farla semplice.

  4. mirkop82

    @johndoe: ora che hai usato la parola “direttore” possiamo scordarci di una risposta :)

  5. mirkop82

    Scherzi a parte è un peccato non ci sia risposta.
    Soprattutto dopo la pubblicazione di oggi del video che ritrae Jobs mentre esce da una (?) clinica, frutto del più becero voyeurismo mediatico a cui ormai siamo assuefatti :(

  6. sergio62

    Il miglior commento, per me, a quella foto è quello della Benini sabato scorso( “La sacralità del corpo umano ” , Il Foglio ) . Consiglio a tutti coloro che non lo hanno fatto di leggerlo

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