C’è qualcosa, nel successo strappato a Sanremo dalla canzone di Vecchioni, che intrecciandosi con altri episodi recenti ci consente di vedere con una certa chiarezza lo stato d’animo di tanti italiani: qualcosa che rivela una stanchezza diffusa nei confronti del regime che Berlusconi ha instaurato 17 anni fa, quando pretese di rappresentare la parte ottimista, fiduciosa del Paese.
(Barbara Spinelli su Repubblica, oggi)
Intollerabili i meschini tentativi del portavoce Bonaiuti di sminuire lo spessore dell’opposizione di centrosinistra con dichiarazioni, non solo questa, subdolamente e falsamente attribuite ad esponenti della cosiddetta intellighentia di sinistra.
Io credo invece che sia semplicemente la dimostrazione che a televotare in massa non siano i giovanissimi, come si pensava, ma le loro mamme (che sono un pubblico forte di “Amici” ma che quando vedono Vecchioni ripensano a “Parabola” e perdon la testa :-)).
Al mio amico Karl (http://farm1.static.flickr.com/45/132750655_f0ccb67880.jpg) è piaciuta molto la trama di questo film sull’Italia che vive nel boschetto della fantasia, dice che fa tutto parte dello strategismo visionario della narrazione poetica.
La cosa migliore del fondo di oggi di Concita De Gregorio, che ultimamente è quasi illeggibile, è, forse non a caso, una citazione, riferitale, di Benedetto Croce che può adattarsi benissimo al tempo che stiamo vivendo ma anche ad altri che abbiamo vissuto e che hanno fatto da preludio all’attuale.
Attaccarsi a un mediocre Vecchioni, più scadente che mai, che vince Sanremo, con un ridicolo Masi che ride in prima fila per paura di farsi riprendere (Bizzarri dixit) è anch’esso un segno della disperazione che attanaglia il Paese.
Ma è vero che molti interisti hanno votato Vecchioni per motivi di tifo condiviso? Sarebbe la ciliegina sulla torta, in questo paese dove ormai si “tifa” più di quanto non si pensi. Parola di tifoso bianconero – della squadra bianconera più antica d’Italia: l’Udinese! – ma “tifoso” solo allo stadio.
Non è questione di merito o politica la mia, vale per tutti. Andrebbe fatto anche e prima ancora con il berlusca, per essere chiari.
Quindi la pensione, intesa come impossibilità, messa-fuori-forzata, non serve solo a riposarsi e/o a lasciare spazio ai giovani.
Se avessero pensionato la Spinelli al momento giusto,le avrebbero impedito di pubblicare una cosa simile, che a me sembra prima di tutto ridicola e squalificante per chi la scrive. Magari uno si ricorderebbe di lei cose migliori, ci vuole poco ma ce ne sono.
Sono solo canzonette
Edoardo Bennato (1980)
Mi ricordo che anni fa
di sfuggita dentro un bar
ho sentito un juke-box che suonava
e nei sogni di bambino
la chitarra era una spada
e chi non ci credeva era un pirata!
… e la voglia di cantare
e la voglia di volare
forse mi è venuta proprio allora
forse è stata una pazzia
però è l’unica maniera di dire sempre quello
che mi va!
Non potrò mai diventare
direttore generale
delle poste e delle ferrovie
non potrò mai far carriera
nel giornale della sera
anche perché finirei in galera!
… mai nessuno mi darà
il suo voto per parlare
o per decidere del suo futuro
nella mia categoria
tutta gente poco seria
di cui non ci si può fidare!…
Guarda invece che scienziati,
che dottori, che avvocati,
che folla di ministri e deputati!
Pensa che in questo momento
proprio mentre io sto cantando
stanno seriamente lavorando!
… per i dubbi e le domande
che ti assillano la mente
va da loro e non ti preoccupare
sono a tua disposizione
e sempre, senza esitazione
loro ti risponderanno!…
… io di risposte non ne ho!
io faccio solo rock’n roll!
… se ti conviene bene
io più di tanto non posso fare!…
Gli impresari di partito
mi hanno fatto un altro invito
e hanno detto che finisce male
se non vado pure io
al raduno generale
della grande festa nazionale!
… hanno detto che non posso
rifiutarmi proprio adesso
che anche a loro devo il mio successo,
che son pazzo ed incosciente
sono un irriconoscente,
un sovversivo, un mezzo criminale!…
Ma che ci volete fare
non vi sembrerò normale
ma è l’istinto che mi fa volare!
Non c’è gioco né finzione
perché l’unica illusione
è quella della realtà, della ragione!
… però a quelli in malafede
sempre a caccia delle streghe
dico: no! Non è una cosa seria!
E così è se vi pare
ma lasciatemi sfogare
non mettetemi alle strette
o con quanto fiato ho in gola
vi urlerò: non c’è paura!
Ma c’è politica, che cultura,
sono solo canzonette!…
Io la Spinelli me la ricordavo su La Stampa, dove scriveva sì i corsivi più “schierati” a sinistra tra tutti gli editorialisti del quotidiano torinese, ma mai scadeva in una retorica di così basso profilo. Mi ero perso questo ritorno a Repubblica, e ne avrei fatto volentieri a meno a questo punto.
L’anzianità non è una colpa, ma qui si comincia a farne una bandiera.
@Siviez: negli anni ’90 (più o meno) Bennato tenne un concerto in periferia per appoggiare la candidatura di Carraro a sindaco di Roma in piena era craxiana. Ti lascio immaginare le contestazioni (vennero distribuiti volantini con su scritto ” ora il burattino ha messo i fili!”)…Sono solo canzonette!