Un ente americano per la ricerca sul sonno ha pubblicato uno studio – ripreso in Italia da Repubblica – in cui si mostra tra l’altro una crescente tendenza a usare computer, tablet o smartphone prima di andare a dormire, anche a letto prima di spegnere la luce.
La discussione familiare sulla tv accesa in camera da letto è una consuetudine antica. Una mia amica non poteva addormentarsi senza vedere Costanzo, io e mia moglie abbiamo per molti anni guardato serie tv americane a letto, altri trovano una profanazione far entrare apparecchi televisivi in camera, ultimo baluardo di presunto ritmo di vita naturale. La progressiva perdita di centralità dell’”orrendo cassone” – come già chiamai qui altre volte il desueto e limitato televisore – adesso si manifesta anche in quelle che erano le sue ore privilegiate, e l’iPad ha avuto la sua parte. Ho anche colleghi giornalisti che cominciano a lavorare la mattina senza scendere dal letto, semplicemente allungando la mano verso iPhone e occhiali sul comodino.
Altre implicazioni riguardano i bambini, che diventa sempre più difficile mandare a letto dopo Carosello o equivalenti, se poi a letto hanno qualcos’altro da accendere collegato una rete wireless (una si trova sempre). I cambiamenti sono molti e interessanti – anche se la declinazione del dibattito italiana sarà probabilmente “gli italiani a letto: meno sesso più internet” – ma c’è spazio anche per conservare vecchie abitudini: Costanzo su YouTube, per esempio.
Ma a quale nazione ti riferisci? Wireless che si trova sempre? Bambini che vanno a letto con internet? bah
Fate quello che volete a letto, ma non giocate a Angry Birds. Ho passato una notte quasi insonne dopo aver tentato inutilmente di guadagnare 3 stelline.
No, Costanzo su youtube.. NO!
ammetto, sono tra quelli.
la mia ragazza mi rimprovera da un po’ ormai che la prima cosa che faccio da sveglio è quella di raccattare ipod/computer dal tappeto.
che ovviamente sono spesso l’ultima cosa che lascio prima di andare a letto.
uno dei segni dell’ossessione è quella di riaprire sul browser, a distanza di secondi dalla chiusura, una pagina, quasi sempre Facebook et similia, d’istinto, senza ricordare di averla, appunto, appena chiusa. oppure di riaccendere, a letto, ipod, ipad o computer, per controllare se ci sono notifiche che ci riguardano (soprattutto se abbiamo postato un nuovo status che ci sembra particolarmente profondo o divertente)