Repubblica, sabato:
L’era Masi è al tramonto. Martedì prossimo, con un anno di anticipo sulla scadenza, il direttore generale della Rai lascerà l’ufficio al settimo piano di viale Mazzini e spegnerà la luce dietro di sé.
Corriere della Sera, oggi:
Intanto, oggi niente consiglio straordinario Rai, regolare riunione dopodomani, giovedì. Con il direttore generale Mauro Masi al suo posto e nessuna lettera di dimissioni sul tavolo del Cda.
Il copione continua con Repubblica, domani: “il GIALLO delle dimissioni di Masi”…
Annunciare in anticipo le dimissioni di un dirigente è il modo migliore per farlo rimanere in sella. E’ una cosa già successa molte altre volte. Di Bertolaso, ad esempio, erano state annunciate le dimissioni almeno una mezza dozzina di volte. Sempre puntualmente rimandate finché non si è optato per l’uscita “soft” del pensionamento.
Grave che a Repubblica non abbiano capito che questo genere di scoop sono persino controproducenti.
Ma comunque anche gli altri giornali, compreso il Corriere, gli erano poi andati dietro.
Io invece mi soffermo sull’autoreferenzialità del giornalismo in Italia. Se uno non avesse letto lo scoop di Rep che cosa deve immaginare leggendo il pezzo del Corsera? E poi ci si lamenta della caduta delle vendite.
Ho letto l’articolo di Repubblica, c’ho creduto, ne ho discusso con amici, e poi non è successo niente.
Io ingenuo, ma una volta; la seconda non glie la concedo.